Carige a caccia di 900 milioni? Maccarone (Fitd): piano con Cassa Centrale Banca entro 25 luglio
Una settimana per chiudere il piano salva Carige, scrive oggi il Sole 24 Ore. Un piano per salvare la banca ligure, a rischio liquidazione, sarebbe sempre di più in via di definizione, anche se non è ancora chiaro chi verserà cosa. Alla banca servono infatti, stando almeno alle stime del quotidiano di Confindustria, 900 milioni di nuovi capitali. E, finora, soltanto il Fondo Interbancario di tutela dei depositi sarebbe disposto a iniettare immediatamente cash. Gli altri eventuali partecipanti continuano a valutare il dossier.
Arriva però in giornata una schiarita dal numero uno dell’Fitd, Salvatore Maccarone. Parlando a margine dell’assemblea annuale dell’Abi, che celebra quest’anno il suo centenario, Maccarone ricorda la data fissata dalla Bce per mettere in sicurezza l’istituto ligure: quella del 25 luglio.
Dopo le sue dichiarazioni, la partecipazione al piano di salvataggio da parte del polo trentino delle banche di credito cooperativo Cassa Centrale Banca (CCB) si fa un po’ più concreta. Maccarone ha reso noto che “il piano di salvataggio per Carige con Cassa Centrale Banca (Ccb) nel ruolo di partner industriale dovrebbe essere definito entro il 25 luglio”.
Nello specifico, in merito alla possibilità che sia Cassa Centrale Banca ad assumere il ruolo di partner industriale, il numero uno del Fondo interbancario di tutela dei depositi ha precisato:
“Così pare, allo stato questa sembra essere la situazione. Abbiamo un consiglio lunedì per convocare l’assemblea dello Schema volontario per la conversione del bond”. Mentre su un ulteriore intervento attraverso il Fondo obbligatorio, ha detto: “Vedremo quando, ma in tempi brevi”.
Il Sole 24 Ore oggi ha scritto, in riferimento al fabbisogno di capitale, che i 900 milioni necessari sarebbero composti per 700 milioni dall’equity, ovvero dall’aumento di capitale, e per 200 milioni da un bond subordinato Tier 2, che è “ancora in cerca di sottoscrittori”.
In particolare, secondo il piano salva-Carige, riguardo alla componente equity 320 milioni arriverebbero con la conversione del bond subordinato sottoscritto dallo Schema Volontario dell’Fitd, mentre altri 380-400 milioni dovrebbero arrivare da privati. Sul coinvolgimento di Cassa centrale Banca (Ccb), l’istituto “potrebbe mettere sul piatto tra i 70 e i 90 milioni”.
Il polo trentino delle banche di credito cooperativo starebbe ancora studiando il dossier, che sarà all’ordine del giorno in occasione del cda straordinario che il gruppo ha convocato per il prossimo 18 luglio. Un chiarimento è arrivato poco fa, per l’appunto, dal presidente dell’Fitd Maccarone, che ha fornito la data del 25 luglio per la definizione di un piano con la banca.
Negli ultimi giorni Milano Finanza aveva scritto che la capogruppo trentina avrebbe firmato con i vertici di Carige un non-disclosure agreement. Le munizioni ci sarebbero, aveva sottolineato, visto che il gruppo Cassa Centrale ha capitale «libero», cioè non immobilizzato per altri scopi, pari a 3 miliardi di euro. E’ stato sottolineato, anche, come la Bce stesse esaminando il piano di Cassa Centrale.
“La capogruppo trentina avrebbe accettato di avviare in via riservata un esame preliminare dei conti e di studiare la fattibilità di un’alleanza industriale, mentre viene esclusa la possibilità di rilevare il 100% della banca di Genova. Le risorse per partecipare all’operazione Fitd ci sono, dato che il gruppo Ccb (Cassa Centrale Banca), su 6,4 miliardi di patrimonio complessivo pari a un indice di solidità (Cet1) di oltre il 18%, ne ha 3 liberi, che non vuol dire tutti disponibili ma che dà un’idea delle munizioni a disposizione per un’eventuale operazione”.