Piazza Affari: parte con il piede sbagliato il Ftse Mib (-0,5%), Ferragamo in controtendenza (+0,7%)
Apertura sottotono per il Ftse Mib che arretra dello 0,5% tornando sotto i 22.000 punti, proseguendo la debolezza di ieri. La giornata parte oggi con le indicazioni giunte dal Fondo monetario internazionale che parla di un’Italia vulnerabile alla volatilità dei mercati nonostante la politica monetaria della Bce, destinata a diventare più espansiva. L’istituto spiega la vulnerabilità del paese con i bisogni di rifinanziamento del debito pubblico e le possibili regole più severe sul credito, a causa dei livelli degli NPL (crediti deteriorati) delle banche italiane ancora alti.
Intanto, sono tornati in primissimo piano i timori legati alla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. In particolare, le trattative tra Donald Trump e Xi Jinping, volte a trovare un’intesa commerciale, si sarebbero arenate sul dossier Huawei, il big cinese delle infrastrutture per tlc che è stato inserito nella lista nera del dipartimento del Commercio Usa, nel mese di maggio.
Tornando a Piazza Affari, il miglior titolo del Ftse Mib è Ferragamo che guadagna lo 0,7%. Gli altri positivi sono solo Diasorin (+0,2%) e A2A (+0,1%).
Debole Italgas (-0,8%) che ha concluso il lancio di una nuova emissione obbligazionaria con scadenza aprile 2030, a tasso fisso per un ammontare di 600 milioni di euro con cedola annua di 0,875% in attuazione del Programma EMTN (Euro Medium Term Notes), avviato nel 2016 e rinnovato con delibera del cda dello scorso 5 novembre.
In ribasso anche Atlantia (-0,9%). S&P Global Ratings ritiene che la potenziale partecipazione di Atlantia nel salvataggio di Alitalia possa avere un impatto diretto anche se gestibile sulle metriche finanziarie della società guidata da Giovanni Castellucci.
I peggiori del listino principale sono Juventus (-1,4%) e Saipem (-1,3%).