Azionario Asia su, Tokyo balza +2%. Mercati scommettono sempre più su taglio tassi Fed di 50 pb
Azionario Asia-Pacifico positivo dopo gli ennesimi commenti dovish arrivati da alcuni esponenti della Federal Reserve. Aumentano le aspettative di un taglio dei tassi di 50 punti base già nell’imminente riunione del Fomc di fine luglio (30-31 luglio).
Ora il mercato dei futures sui fed funds scommette su una riduzione di 50 pb con una probabilità del 70% circa, a seguito dei commenti da colomba arrivati sia dal presidente della Fed di New York John Williams che dal vicepresidente della Fed, Richard Clarida.
“Quando si hanno a disposizione così tanti stimoli, agire velocemente per abbassare i tassi al primo segnale di stress dell’economia paga bene”, ha detto Williams, scatenando subito le vendite sul dollaro.
Clarida, in un intervento alla trasmissione Fox Business News, ha rincarato la dose, affermando che tagliare i tassi velocemente rappresenta una buona strategia.
Il Dollar Index è sceso così fino al minimo delle ultime due settimane, pari a 96,648, prima di rimbalzare nelle ultime ore a 96,792. Le vendite sul dollaro hanno portato il rapporto euro-dollaro a salire fino a $1,1282, prima di rallentare a $1,1255. Dollaro-yen in ripresa dello 0,32% a JPY 107,63.
Bene i listini azionari dell’area Asia-Pacifico, con la borsa di Shanghai +0,74% dopo essere salita di oltre +1%; Hong Kong +0,98%, Seoul +1,43%, Sidney +0,67%. La borsa di Tokyo ha fatto ancora meglio, con un balzo del 2% dell’indice Nikkei 225 a 21,466.99 punti.
Tra l’altro, vista la performance ostinatamente debole dell’inflazione, anche per il Giappone si prevede una politica monetaria espansiva in modo significativo.
Nel mese di giugno, l’inflazione del Giappone misurata dall’indice dei prezzi al consumo, è salita su base annua di appena + 0,7%, in linea con le attese e allo stesso ritmo di maggio.
Escludendo la componente dei prezzi dei beni alimentari freschi, il trend è stato di un aumento dello 0,6%, come da attese, in lieve rallentamento rispetto al +0,8% del mese precedente.
Escludendo i prezzi dei beni alimentari ed energetici, l’inflazione è salita dello 0,5%, in linea con le stime e allo stesso tasso di maggio.
I dati confermano come l’economia giapponese rimanga ben lontana dal riuscire a centrare – si parla dell’inflazione core – il target di inflazione, fissato dalla Bank of Japan al 2%.