Petrolio: in salita su tensioni Usa-Iran, l’AIE non si aspetta un forte rialzo dei prezzi
Tornano a salire le quotazioni del petrolio sull’onda delle tensioni tra Iran e Usa che tornano a crescere dopo l’abbattimento di un drone da parte degli Stati Uniti nello Stretto di Hormuz. Il Wti guadagna l’1% a 56,2 dollari al barile, mentre il Brent sale dell’1,2 a 63,2 dollari.
L’International Energy Agency (AIE) non si aspetta un aumento significativo dei prezzi del petrolio perché la domanda sta rallentando e c’è un eccesso nei mercati globali del greggio. Lo ha detto Fatih Birol, direttore esecutivo dell’IEA durante una conferenza di due giorni sull’energia a Nuova Delhi. Birol ha avvertito che gravi tensioni politiche potrebbero ancora avere un impatto sulle dinamiche di mercato.
L’AIE sta inoltre rivedendo la sua previsione di crescita della domanda mondiale di petrolio nel 2019, che dovrebbe scendere a 1,1 milioni di barili al giorno e potrebbe ridurla nuovamente se l’economia globale e soprattutto la Cina mostra ulteriore debolezza.