Piazza Affari: partenza poco mossa del Ftse Mib (+0,2%), scatta Stm (+2,5%)
Avvio di giornata in lieve rialzo per Piazza Affari con il Ftse Mib che avanza dello 0,2% poco sotto i 22.000 punti dopo aver chiuso ieri con un guadagno di oltre l’1%. Snobbata la bocciatura dell’Fmi che ha preso di mira le previsioni per il 2020. In attesa del meeting di domani della Bce, il mercato si è concentrato sulle indicazioni in arrivo dalla stagione delle trimestrali, mentre sembrano essersi sopite le voci di una possibile crisi di Governo in Italia.
A Piazza Affari, la migliore del Ftse Mib è Stm (+2,5%) in attesa dei conti del secondo trimestre 2019 che saranno annunciati domani prima dell’apertura.
In rialzo anche Leonardo (+0,3%) dopo aver sottoscritto con Cdp un Memorandum of Understanding con l’obiettivo di consolidare le sinergie già avviate e di rafforzare ulteriormente le azioni di Cdp a sostegno del campione nazionale dell’aerospazio e della sua filiera di fornitori.
Sale Telecom Italia (+0,6%) che, insieme a Inwit, hanno convocato per il prossimo 26 luglio i rispettivi cda per esaminare il progetto di partnership con Vodafone, annunciato lo scorso 21 febbraio. Il memorandum d’intesa non vincolante siglato a febbraio ha come obiettivo una partnership per lo sviluppo della nuova rete 5G.
Poco sopra la parità Enel (+0,1%). L’assemblea degli azionisti della controllata russa Enel Russia PJSC ha deliberato di approvare la vendita dell’impianto a carbone di Reftinskaya GRES a JSC Kuzbassenergo, società controllata da Siberian Generating Company. Il corrispettivo è confermato in un importo non inferiore a 21 miliardi di rubli (equivalenti a circa 297 milioni di euro al cambio corrente).
Tra le peggiori del listino troviamo Unicredit (-1%) che non conferma né smentisce le indiscrezioni circa maxi-tagli del personale, ma ci pensa il suo ad, Jean Pierre Mustier, a cercare di stemperare le tensioni scrivendo ai 86 mila dipendenti del gruppo.