Quintessential accusa Bio-on di frode, titolo sprofonda in Borsa
Crollo di Bio-on a Piazza Affari con il titolo che è entrato in asta di volatilità, poco dopo l’apertura, con un ribasso del 10,3% a 49,60 euro. Il valore teorico dell’azione è 34 euro (-45%).
Il forte calo, il più alto da oltre un anno, è da ricondurre a un report negativo pubblicato ieri dal fondo americano Quintessential Capital Management (QCM) che ha posto alcune problematiche sulla tecnologia sviluppata da Bio-on e ha messo sotto osservazione i dati finanziari degli ultimi esercizi.
Dopo una meticolosa raccolta e analisi di informazioni, QCM è giunto alla opinione che Bio-on “sia un ‘castello di carte’, uno schema concepito dal management per arricchirsi sulle spalle degli azionisti. All’apparenza un’azienda di successo, con fatturato e profitti in crescita, la Bio-on sarebbe in realtà una grande bolla, basata su tecnologia improbabile, con fatturato e crediti essenzialmente ‘simulati’ grazie ad un network di scatole vuote”.
Parole forti quelle scritte nel report del fondo Usa che ha precisato di avere un interesse economico nella discesa del prezzo del titolo. Prima della pubblicazione della relazione, Bio-on aveva un una capitalizzazione di mercato di oltre 1 miliardo di euro.
Nel report QCM ha sottolineato che la “stragrande maggioranza o forse tutti i ricavi e i crediti” del produttore di bioplastica provengono da società di comodo collegate alla casa madre. Inoltre, secondo il fondo Usa il valore della sua tecnologia per la produzione di bioplastiche è discutibile. Con sede a Bologna, Bio-on è stata fondata nel 2007 per sviluppare tecnologia per la produzione di materie plastiche a base di materiali rinnovabili o di rifiuti agricoli. Una tecnologia 15 volte più costosa rispetto ai concorrenti, ha precisato QCM.