La difesa di Bio-On non convince Quintessential, nuovo J’accuse in 6 punti
La difesa di Bio-on dalle accuse di Quintessential Capital Management non convince il fondo speculativo newyorkese che ieri ha attaccato frontalmente la società quotata sull’AIM Italia parlando apertamente di un “castello di carta” simile al crac Parmalat.
Quintessential Capital Management questa mattina ha analizzato la risposta della Bio-on al report “Una Parmalat a Bologna” e ribatte punto per punto alle affermazioni della società. Nel dettaglio Quintessential pone l’accento su 6 punti.
“La società sostanzialmente conferma il fatto che la stragrande maggioranza del proprio fatturato derivi da scatole da essa controllate o affiliate”, si legge nel nuovo comunicato del fondo Usa che ha una posizione ribassista su Bio-on. In secondo luogo, la produzione fino al 2018 è stata praticamente inesistente; terzo, la produzione nel 2019 è limitata a quella dell’impianto di San Pietro Terme, a proposito della quale Bio-on si rifiuta, nonostante le nostre pesanti affermazioni, di confermare volume e vendite. “Sospettiamo si tratti di cifre de minimis”, precisa QCM. Quarto punto, la società conferma che la stragrande maggioranza dei progetti annunciati non si sono concretizzati. Punto 5, il resto delle affermazioni sono irrilevanti ai fini della nostra analisi o ne confermano indirettamente la validità. Infine, Quintessential annuncia che produrrà documenti aggiuntivi nei prossimi giorni, molti dei quali particolarmente interessanti.