Stm: conti in declino nel II trimestre ma oltre le attese, riduce guidance sui ricavi 2019
“In linea con le previsioni, nel secondo trimestre siamo tornati ad una crescita dei ricavi rispetto allo scorso trimestre. I ricavi sono infatti progrediti del 4,7%, più del 2,4% indicato come valore intermedio della nostra guidance. Abbiamo realizzato un margine operativo del 9%”, ha commentato Jean-Marc Chery, presidente e ceo di STMicroelectronics.
Il colosso italo-francese dei microchip ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con ricavi e utili oltre le attese anche se in calo rispetto allo stesso periodo del 2018. Nel dettaglio, i ricavi netti si sono attestati a 2,17 miliardi di dollari, oltre il consensus Bloomberg che si aspettava ricavi per 2,11 miliardi di dollari. In termini sequenziali (cioè rispetto al primo trimestre 2019), i ricavi netti sono aumentati del 4,7%, 230 punti base al di sopra del valore intermedio della guidance fornita dalla società, grazie soprattutto ai sensori di imaging specializzati, ai prodotti RF per moduli front end, ai MOSFET in carburo di silicio e ai prodotti digitali per il settore automotive, parzialmente controbilanciati dai dispositivi analogici general purpose, microcontrollori e prodotti per il settore automotive “tradizionale”.
Anno su anno, i ricavi netti nel secondo trimestre sono diminuiti del 4,2% a causa delle minori vendite di prodotti Analogici, Microcontrollori e Circuiti Integrati Digitali, parzialmente controbilanciate dalla crescita di prodotti Automotive, Discreti di potenza, MEMS e Sensori. Nel confronto anno su anno, le vendite a OEM sono progredite del 10,3%, mentre la Distribuzione ha fatto segnare una flessione del 27% dovuta alla correzione delle scorte in corso.
L’utile lordo è ammontato a 830 milioni di dollari, in flessione dell’8,9% anno su anno. Il margine lordo è stato del 38,2%, pari a un calo annuo di 200 punti base e di 30 punti base al di sotto del valore intermedio della guidance della società, a causa principalmente del mix di prodotto sfavorevole. Il reddito operativo è diminuito del 32% a 196 milioni di dollari, con il margine operativo diminuito di 370 punti base al 9% dei ricavi netti. L’utile netto e l’utile per azione dopo la diluizione sono diminuiti rispettivamente a 160 milioni di dollari e a 0,18 dollari rispetto ai 261 milioni di dollari e 0,29 dollari fatti segnare nello stesso trimestre del 2018. Il consensus di Bloomberg aveva previsto un utile netto di 153 milioni.
Nel secondo trimestre, STM ha distribuito dividendi cash per un totale di 53 milioni di dollari e ha riacquistato azioni proprie per 64 milioni di dollari nell’ambito del programma in corso. Al 29 giugno 2019 la posizione finanziaria netta di STM era pari a 308 milioni di dollari rispetto a 510 milioni di dollari al 30 marzo 2019, e rifletteva una liquidità totale di 2,51 miliardi di dollari e un indebitamento finanziario totale di 2,20 miliardi di dollari.
La guidance sul 3° trimestre e sul 2019
STM rimane fiduciosa per il futuro: “Guardando al terzo trimestre, ci aspettiamo una forte crescita dei ricavi su base sequenziale di circa il 15,3% come valore intermedio” ha detto Chery, sottolineando che “Questa crescita sarà sostenuta dai programmi già in corso con nostri clienti e da nuovi prodotti, in un contesto di mercato meno dinamico del previsto nel settore industriale e nel settore automotive ‘tradizionale’. Il margine lordo dovrebbe attestarsi intorno al 37,5% come valore intermedio, includendo circa 140 punti base di oneri da sottoutilizzo della capacità produttiva”.
Sull’intero 2019 STM punta a ricavi netti in una fascia tra circa 9,35 e 9,65 miliardi di dollari, una previsione inferiore del 2% rispetto a quella comunicata in precedenza tra 9,45 e 9,85 miliardi di dollari. Il 2018 si era chiuso con ricavi pari a 9,66 miliardi di dollari. Confermato dal management, invece, il piano di investimento tra 1,1 e 1,2 miliardi di dollari.
Titolo fanalino di coda del Ftse Mib
Al mercato, oltre ai conti in declino su base annua, non ha apprezzato la riduzione della stima sui ricavi per l’intero 2019. Il titolo segna infatti un calo dell’1,1% a 17,4 euro, posizionandosi all’ultimo posto del Ftse Mib. Per gli analisti di Equita “i risultati del secondo trimestre sono stati del 3% sopra le attese, mentre la guidance delle vendite per il 2019 è stata ridotta del 2%, in linea con il consensus”.
Equita spiega che “A causa del rallentamento nel mercato automotive ed industriale il range di guidance sulle sales per l’intero 2019 è stato ridotto da $9,45-9,85 miliardi a $9,35-9,65 miliardi con una riduzione dell’1,6% al mid-point (ovvero del 3% se consideriamo solo il 2H19) che ora a $9,5 miliardi risulta pressoché in linea con il consenso ($9,52 miliardi) e la nostra stima ($9,54 miliardi)”.
Per quanto riguarda il titolo, il ribasso di oggi potrebbe arrestare la serie positiva di cinque sedute consecutive che hanno fatto guadagnare ad STM oltre il 10%. Su questo punto, Equita spiega che “Considerando la performance positiva degli ultimi giorni, che ha incorporato l’andamento positivo della supply chain di Apple indicato da TSMC ed AMS, il titolo tratta ora in linea con il nostro target (P/E 2019=19x) e confermiamo quindi l’HOLD” con target price a 17,5 euro.