Tim: attesa per le scelte del piano industriale al 2024, Equita rivede al rialzo le stime
In attesa del 3 marzo, giorno in cui Tim presenterà il nuovo piano industriale al 2024, Equita ha aggiornato le stime sul titolo per tener conto della tendenza più cauta sul business domestico e più forte di quello in Brasile.
Infatti, le stime della Sim milanese vedono una riduzione del 5% dell’Ebitda 2022 per il business italiano di Tim, anche alla luce dell’ingresso nel Paese della fibra di Iliad a prezzi aggressivi. Al contrario, gli analisti hanno alzato del 4% l’Ebitda 2022 sul business in Brasile, grazie al cambio favorevole e alla recente acquisizione degli asset mobili di Oi, il quarto operatore di telefonia mobile del Paese sudamericano.
Le strade che la società può intraprendere sono due: accettare l’Opa di Kkr che vorrebbe acquisire il 100% di Tim, oppure niente Opa e scissione in due parti di Tim, con la separazione tra la società della rete (Netco) e quella dei servizi commerciali (ServiceCo). Il minimo comun denominatore di queste due strade è comunque la fusione degli asset di rete con Open Fiber (OF), la società controllata da Cdp (60%) e Macquarie (40%) che dal 2016 sta creando una rete in fibra ottica sul territorio italiano.
Il piano sarà incentrato su diversi temi, a partire proprio dalla separazione della rete (Netco) e secondo gli analisti questa operazione potrebbe creare valore per il gruppo. Equita mette in luce la suddivisione dei 6 building blocks di TIM, allocati in NetCo (FiberCo, fixed domestic wholesale, Sparkle) e ServiceCo (Domestic Retail, TIM Brazil, quota in Inwit e tax asset). Le analisi di Equita portano a una valutazione complessiva di 66 centesimi, suddivisi in 25 centesimi per NetCo (in uno scenario di combinazione con OF) e 41 centesimi per ServiceCo. Altro tema caldo è l’ipotesi di cessione di Telecom della sua partecipazione in Inwit. Questa operazione consentirebbe a Tim di incassare circa 1,4 miliardi di euro, risorse che permetterebbero alla società di ridurre le passività e di gestire gli investimenti non rinviabili sia sul 5G che sulla rete in fibra.
In attesa di vedere quale strada prenderà l’Ad Pietro Labriola, gli analisti di Equita danno un giudizio Hold (mantenere in portafoglio) e alzano il prezzo obiettivo a 0,48 euro ad azione.
Intanto in una Piazza Affari tinta di Rosso, Telecom cede al momento il 3,03% trovandosi ora a 0,3718 euro.