Wall Street: futures Usa poco mossi, Trump ancora in pressing sulla Fed
I futures sugli indici statunitensi sono poco mossi facendo presagire un avvio di seduta sulla parità o poco sopra per Wall Street. A poco più di un’ora dalla partenza il contratto sul Dow Jones e quello sull’S&P500 segnano entrambi un progresso dello 0,09% mentre il future sul Nasdaq sale dello 0,12%. In assenza di dati macro di rilievo gli investitori guardano a diverse questioni, tra cui dazi, Fed e corporate America.
Sul fronte commerciale, il segretario al commercio Usa, Wilbur Ross, ha annunciato ieri un provvedimento per estendere di ulteriori 90 giorni (fino al 19 novembre) la sospensione della licenza a Huawei, così da permetterle di continuare ad acquistare prodotti dalle aziende a stelle e
strisce. Contemporaneamente però Ross ha annunciato che ulteriori 46 sussidiarie di Huawei entreranno nella cosiddetta entity list, una sorta di black list che vieta alle aziende che ne fanno parte di intrattenere rapporti commerciali sempre con le società americane.
Intanto il presidente americano Donald Trump ha nuovamente fatto riferimento alla politica monetaria chiedendo alla Fed, via Twitter, un taglio di 100 punti base e un nuovo round di Quantitative easing. Sale dunque l’attesa delle minute Fed di domani e del discorso di Jerome Powell di venerdì al vertice di Jackson Hole.
Riguardo alla politica fiscale, un articolo del Washington Post ha riportato la notizia, poi smentita, secondo cui la Casa Bianca starebbe considerando l’ipotesi di un temporaneo taglio delle tasse sui salari per supportare l’economia ed evitare che entri in recessione.