Bancari, Telecom e Atlantia: con crisi governo i possibili impatti che Equita vede su big quotate
Gli sviluppi della situazione politica italiana e i nuovi scenari che potrebbero prendere forma restano in primo piano a Piazza Affari che rimbalza dopo i cali della viglia, indossando la maglia di miglior listino in Europa. Ieri il premier Giuseppe Conte si è ufficialmente dimesso e in serata, al termine delle sue comunicazioni e del dibattito in Senato, è salito al Quirinale per formalizzare la sua decisione. Adesso la situazione è nelle mani del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha dato il via alla fase di consultazioni che cominceranno oggi a partire dalle 16. A tenere banco in queste ore sono le indiscrezioni stampa circa la possibilità di creare un nuovo Governo, il cosiddetto esecutivo giallo-rosso (con una maggioranza M5S-Pd), o valutare se sono necessarie nuove elezioni.
A sollevare i maggiori timori sono le tempistiche con la legge di bilancio d’autunno che incombe. Un’incertezza che, almeno per il momento, non si sta riflettendo nel mercato obbligazionario, con lo spread che anzi ha ripreso la sua discesa e questa mattina si muove poco sopra 200 punti base. A tal proposito, “Il Sole 24 Ore” spiega che “le dimissioni (di Conte) erano ampiamente già scontate” e con il fatto che, “nonostante la grande incertezza – sembrano scongiurati, almeno nel breve, scenari anti-euro”.
I commenti dopo la lunga giornata di Conte
All’indomani delle dimissioni di Conte, Fabio Fois, economista di Barclays, scrive: “Il dibattito al Senato di ieri non ha fornito indicazioni chiare e precise sulla via da seguire”. “La crisi di governo resta aperta a ogni possibile risultato – spiega l’esperto -, le elezioni anticipate sono sul tavolo tanto quanto gli scenari alternativi che potrebbero svolgersi se la legislatura dovesse continuare”. Per questa ragione Barclays consiglia un atteggiamento cauto “poiché la probabilità di scenari favorevoli al mercato rispetto a quelli ostili è pressoché uguale in questa fase”. “L’ipotesi di un nuovo governo, per quanto piuttosto debole, potrebbe essere più rassicurante per i mercati con impatto positivo per lo spread – sottolinea Equita -. In caso di elezioni ci sarebbe maggiore incertezza almeno fino all’esito del voto (fine ottobre/inizio novembre)”.
Scenari e possibili impatti sulle società quotate
intanto gli esperti di Equita hanno individuato i settori che potrebbero subire i maggiori impatti dall’evoluzione dello scenario politico, tra cui quello bancario, gaming e delle tlc.
Occhi puntati sulle banche che hanno 155 miliardi di titoli di stato in portafoglio, 138% del Cet1 e 44% del totale portafoglio titoli: l’esposizione è stabile su base annua ma negli ultimi 12 mesi è aumentata la percentuale classificata al costo (da 26% a 40%) che non impatta il Cet1. Secondo i calcoli degli analisti della sim milanese, “la sensitivity a 100 punti base di variazione dello spread è di +/-25 punti base sul Cet1 e +/-4% della valutazione”.
Tra i titoli da monitorare c’è sempre Atlantia. “Nelle dichiarazioni pubbliche i ministri Di Maio e Toninelli sono apparsi i più intenzionati all’avvio della procedura di revoca della concessione. Andrebbe verificato quale sarà l’atteggiamento del PD sulla procedura”, sottolinea Equita che nella sua valutazione include uno sconto del 7% sulla valutazione per rischio politico.
Per quanto riguarda il cosiddetto ‘gaming‘, un intervento sul settore per reperire risorse addizionali a nostro avviso è più probabile in caso di governo 5S+PD, anche se non è da escludere in ogni contesto politico. E infine sul fronte Telecom Italia, “la rapida formazione di un nuovo governo potrebbe essere di supporto per l’operazione Open Fiber – scrivono da Equita -. Il rischio che vediamo da nuove elezioni è invece che il dossier venga accantonato per mesi fino alla definizione di un nuovo governo.