Piazza Affari: Ftse Mib (+1,5%) si conquista la maglia rosa in Europa, bancari in spolvero
Piazza affari chiude un’altra seduta all’insegna degli acquisti con l’indice Ftse Mib che termina gli scambi in rialzo dell’1,52% a 20.991,3 punti, aggiudicandosi la miglior performance tra i listini europei. Prosegue così la scia dei rialzi dopo il +1% messo a segno ieri.
Lo spread BTP-Bund scende fino a 182 punti, rispetto ai 201 della chiusura di ieri, a fronte di tassi decennali all’1,15%, sui minimi da agosto 2016. Il calo del differenziale è di circa -8%. Crescono le attese per la formazione di un nuovo governo M5S-Pd, caldeggiato dal mercato che invece non gradiva l’ipotesi di nuove elezioni con il rischio di un governo a guida Salvini a forte trazione anti-europea. Intanto al Quirinale si apre il secondo giro di consultazioni per la formazione del nuovo governo. Attesi a colloquio con il presidente Sergio Mattarella, i presidenti di Senato e Camera e i gruppi misti.
Sul mercato primario, l’asta dei CTZ da due miliardi non delude, con il rendimento medio di assegnazione che scende ulteriormente, attestandosi allo 0,008%, in calo dal 0,041% precedente. La domanda è stata di 3 miliardi con rapporto di copertura di 1,5. Attesa per le altre aste che completeranno il trittico di aste di fine mese. Domani toccherà all’asta di BOT a 6 mesi per un importo di 6 miliardi di euro e il 29 agosto ultimo appuntamento con i Btp a 5 e 10 anni per complessivi massimi 6 miliardi (compresi 750 mln di CCTeu).
Oltreoceano, gli indici statunitensi mostrano rialzi moderati. Gli investitori si muovono cauti in attesa di azioni concrete da parte di Stati uniti e Cina dopo le ultime dichiarazioni più accomodanti del presidente Donald Trump. Il presidente americano ha addirittura aggiunto che le prospettive attuali per un accordo sono le migliori da quando le negoziazioni sono iniziate lo scorso anno. Inoltre, durante la conferenza stampa del G7 in Francia, Trump ha anche affermato che dopo l’accordo di massima con il Giappone, gli Stati Uniti sono “molto vicini” al raggiungimento di un accordo commerciale con l’Ue, che allontanerebbe lo spettro dei dazi alle auto.
Tornando a Piazza Affari, Bper Banca chiude in testa al Ftse Mib con un rialzo del 4,5%; molto bene anche le altre banche grazie al calo dello spread: Banco Bpm (+3,3%) e Ubi Banca (+1,9%).
Acquisti sostenuti su Saipem (+2,6%) galvanizzata dal rialzo del petrolio (Brent e Wti salgono di circa mezzo punto percentuale) e dalla notizia che il gruppo franco-americano TechnipFmc, competitor dei servizi petroliferi, ha annunciato la scissione in due società. “L’operazione può riportare l’attenzione su M&A nell’intero settore” dicono gli analisti.
In rialzo Eni (+0,6%) che, tramite la propria consociata NAOC (Eni 20%, operatore, NNPC 60%, Oando 20%), ha effettuato una importante scoperta a gas e condensati nelle sequenze geologiche profonde dei campi di Obiafu-Obrikom, nella licenza OML 61, nell’onshore del delta del Niger.
Le peggiori dell’indice principale di Piazza Affari sono Juventus (-1,4%), Azimut (-0,4%) e Moncler (-0,1%), le uniche che chiudono in territorio negativo.