Notizie Notizie Italia Ftse Mib avanti tutta, spread ai minimi. Atlantia unica nota stonata

Ftse Mib avanti tutta, spread ai minimi. Atlantia unica nota stonata

29 Agosto 2019 10:55

Piazza Affari torna a correre e conferma la netta sovraperformance delle ultime settimane sulla scia dell’ormai quasi certo cambio della compagine di governo. Ieri sera M5S e Pd hanno riferito al Quirinale l’intesa per formare un nuovo esecutivo a guida Conte. 

 

Ftse Mib oltre +6% in due settimane 

Dai minimi del 14 agosto sotto i 20mila punti, il Ftse Mib è risalito di oltre il 6%. Molto bene le big: Unicredit (+9,36%), Enel (+9,3%), Telecom Italia (+9,5%) e Intesa Sanpaolo (+8,6%) sono tra i titoli meglio performanti in queste settimane. 

Unico segno meno dell’intero Ftse Mib dal 14 agosto ad oggi è Atlantia. Pesa il rischio che la permanenza nella compagine di governo del M5S faccia andare avanti l’iter per la revoca della concessione autostradale. Ieri lo stesso leader pentastellato, Luigi Di Maio, ha riaffermato come la questione Atlantia sia tra i punti che il movimento intende portare avanti.

 

Oggi è rally per Telecom e Prysmian 
Il Ftse Mib oggi sale dell’1,44% a 21.291 punti Tra i migliori anche Telecom Italia (+2,8%). Tra gli altri titoli rialzi di oltre il 2% per Leonardo, Mediobanca e Azimut. Miglior titolo di giornata è però Prysmian (+3,8%) con oltre +3% grazie alla promozione a buy arrivata da Goldman Sachs.

Lo spread in mattinata è sceso sotto i 170 pb. 

I giochi non sono ancora conclusi per la formazione del nuovo governo, ma il mercato crede che il sentier sia tracciato. “Tra nomine, piattaforma Russeau, fiducia etc le sfide comunque non mancano. Ma la direzione è ormai chiara”, rimarca Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr.

Gli strategist di Citigroup ritengono che gli sviluppi politici andranno a supportare ulteriormente il rally dei Btp. Ieri invece da Unicredit si indicava una possibile discesa dello spread fino a 150 pb.

Gli investitori plaudono alla prospettiva di scenario più stabile per l’Italia e meno conflittuale con l’Ue considerando le posizioni decisamente più europeiste del Pd rispetto a quelle della Lega. Dall’inizio della crisi, quando lo spread inizialmente balzò sui timori di nuove elezioni e una vittoria di Salvini, il differenziale di rendimento tra Btp e Bund tedesco si è costantemente ridotto segnando -70 pb.