Notizie Notizie Italia Mix Conte bis e asta BTP da record scatena buy su banche e BTP: spread e tassi ancora più giù

Mix Conte bis e asta BTP da record scatena buy su banche e BTP: spread e tassi ancora più giù

29 Agosto 2019 13:18

Un’asta BTP da record, i cui risultati vengono snocciolati mentre il Quirinale affida a Giuseppe Conte l’incarico di formare un nuovo governo: questa volta un governo giallorosso, a guida M5S-PD, che sostituisca quello affossato con la crisi aperta da Matteo Salvini, ergo quello gialloverde, a guida M5S-Lega.

Si va verso il Conte bis, verso un governo Conte 2, e i mercati lo apprezzano. Il rally non interessa solo i BTP ma anche Piazza Affari, con l’indice di riferimento Ftse Mib che balza +2%.  A salire, oltre a Telecom Italia, sono i titoli bancari, con le big UniCredit e Intesa SanPaolo che incassano guadagni tra +3% e +3,5%.

Lo spread BTP-Bund a 10 anni, che già ieri era capitolato attorno a quota 170 punti base, oggi scende ulteriormente, fino a quota 160, nuovi minimi dal maggio del 2018 (periodo antecedente la formazione del governo M5S-Lega).

Ancora più giù anche il tasso sui BTP decennali, sceso alla vigilia sotto la soglia dell’1%, livello inferiore anche rispetto al precedente record minimo di 1,039% toccato il 12 agosto 2016.  Oggi il tasso è calato fino allo 0,93%, beneficiando non solo dell’incarico a formare un governo che il Quirinale ha dato ufficialmente a Giuseppe Conte, ma anche dei risultati dell’asta che ha avuto per oggetto proprio i BTP a scadenza decennale (ma non solo).

Nello specifico, il Btp decennale è stato allocato al tasso dello 0,96%, in netto calo dall’1,56% a cui lo stesso titolo era stato assegnato un mese fa.È la prima volta nella storia che si scende sotto la soglia psicologica dell’1%. Il rapporto di copertura è stato di 1,32 (da 1,30 precedente). L’ammontare allocato è stato di 4 miliardi (forchetta era 3,5-4 miliardi) a fronte di richieste per quasi 5,265 miliardi.

Tasso sotto l’1%, dunque, non solo sul mercato secondario ma anche sul mercato primario.

L’asta è andata più che bene, dopo quella del giorno precedente, con cui il Tesoro ha collocato titoli a sei mesi per 6 miliardi di euro al tasso di -0,217%, in calo di 1 punto base rispetto all’asta di Bot di analoga durata tenuta il mese scorso.

Il Sole 24 Ore, in un articolo pubblicato nell’edizione odierna, mette nero su bianco la realtà dei fatti:

“Martedì 20 agosto, poco prima delle dimissioni di Giuseppe Conte dalla carica di premier del governo Lega-M5s, lo spread era a 218 punti. In poche sedute si è contratto di 42 punti base (di più, se si considera che oggi il differenziale è sceso ulteriormente) e questo, come detto, nonostante nel frattempo gli investitori stiano continuando ad acquistare senza posa anche il Bund tedesco nella nuova era dei tassi negativi”.

Sempre Il Sole ha fatto notare che da Ferragosto, fino alla giornata di ieri, Piazza Affari è salita del 4,5%.

Il quotidiano di Confindustria scrive:

“L’elemento più temuto nel corso degli ultimi mesi è stato il rischio Italexit dato che nella precedente maggioranza di governo non mancavano rappresentati anti-euro. Rischio che va via via riducendosi nel momento in cui sta prendendo forma la nuova maggioranza giallo-rossa dato che il Pd (da sempre) e il M5s (nell’ultima virata elettorale) hanno una posizione pro-europea e lontana da ambizioni sovraniste”.

Detto questo, lo stesso articolo del Sole sottolinea che “se si andasse a nuove elezioni (magari in primavera) con l’attuale legge elettorale non è da escludere che una maggioranza di centro-destra a tinte anti-euro possa tornare alla ribalta. A quel punto i BTp comprati ai prezzi attuali potrebbero tornare a scottare. Finché esisterà questo dubbio è probabile che l’Italia continui a pagare un prezzo aggiuntivo rispetto agli altri bond dell’Eurozona”.