Unicredit affonda fino a -12% scivolando ai minimi da inizio dicembre
Le banche tornano a soffrire oggi con le nuove sanzioni decise nel fine settimana contro la Russia, in particolare l’esclusione di alcune banche dal sistema di pagamenti Swift, che hanno contribuito ad alimentare le vendite sul settore. Ad acuire il sentiment negativo sulle banche c’è poi la situazione di Sberbank Europe AG, banca austriaca controllata dalla russa Sberbank, che a detta della Bce è “in fallimento o in probabile fallimento per il deterioramento della loro situazione di liquidità”. “in fallimento o in probabile fallimento” per il deterioramento della situazione di liquidità. Sberbank Europe e le sue divisioni in Croazia e Slovenia hanno registrato notevoli deflussi di depositi a causa dell’impatto reputazionale delle tensioni geopolitiche.
A Piazza Affari il titolo che soffre maggiormente è Unicredit, tra i gruppi bancari europei più esposti in Russia, arrivata a cedere oltre il 12% a 11 euro, sui minimi a quasi tre mesi. Da massimi toccati il 10 febbraio a 15,93 euro, il titolo ha lasciato sul terreno circa il 31% del proprio valore. Tra le altre big di Piazza Affari si segnala il -7,7% di Intesa Sanpaolo. Cali più contenuti a -5% circa per Banco BPM e Bper. Piero Luigi Montani, ad di Bper, ha rimarcato in un’intervista concessa a La Stampa l’interesse dell’istituto emiliano a un’ulteriore crescita dimensionale.