Domina l’ottimismo in attesa banche centrali. Indici al test di importanti resistenze
La scorsa settimana si è chiusa positivamente sui mercati finanziari internazionali. Questa sicuramente rappresenta una settimana chiave essendoci il meeting della BCE giovedì, con i mercati in attesa di conferma sul fronte tassi. Per l’Italia invece gli operatori attendono news sul fronte macroeconomico con dichiarazioni circa le linee guida di politica economica che caratterizzeranno il DEF. In Cina il dato negativo sulle esportazioni non ha influito più di tanto sui mercati grazie alla Banca centrale cinese che ha mandato un messaggio positivo al mercato, tagliando il tasso di riserva obbligatoria di 50pb dimostrando così la propria volontà di supporto dell’economia.
Ftse Mib: scalda i motori sotto 21.000 punti
L’indice italiano torna nuovamente a bussare sulla resistenza statica dei 22.000 punti. Qui infatti comincia la fascia di prezzo chiave compresa tra 22.000 e 22.357 punti. Questa sarà la fascia di prezzo da infrangere per permettere ai corsi di proseguire verso 23.000 e 24.500 punti (massimo 2018). Volumi e volatilità non danno spunti particolari, mentre RSI ancora non in ipercomprato lascia spazio per ulteriori affondi rialzisti nel breve periodo. Per il momento il quadro grafico di medio lungo periodo rimane impostato positivamente.
Al ribasso il primo supporto è a 21.500 punti, anche se il livello più importante è ben al di sotto, collocato a 20.000 punti.
Euro Stoxx 50: a 3.515 resistenza importante prima di procedere verso area 3.600 punti
Anche l’Euro Stoxx 50 si riporta ad un test importante, sulla fascia di prezzo a 3.515 punti. Qui oltre alla resistenza statica su citata troviamo anche quella dinamica rappresentata dalla ex trend rialzista di medio-lungo periodo (descritta sui minimi di dicembre 2018 e maggio 2019).
Questo il livello da infrangere per proseguire al rialzo con target 3.600 punti. Al ribasso invece a 3.452 punti c’è il supporto di breve con target a 3.400 punti. Quest’ultimo è un supporto più importante. Se dovesse venire infranto si avrebbero accelerazioni verso 3.319 punti, dove giace sia la media mobile 200 periodi che il ritracciamento di Fibonacci del 38,2%, di tutto l’up trend avviato a dicembre 2019.
S&P 500: verso nuovi massimi storici
L’indice principale americano ha infranto con volatilità la resistenza statica collocata a 2.938 punti e mette nel mirino i 3.000 punti e i 3.027 punti. Qui giace la resistenza principale, nonché il massimo storico dell’indice. Se infranto aprirebbe verso 3.500 punti. Al ribasso eventuale ritorno in chiusura sotto 2.938 punti, potrebbe generare ritorni verso 2.816 punti (dove si collocata la media mobile 200 periodi). Qui giace il supporto più importante. In caso di break target 2.731 punti. Per il momento però l’impostazione grafica è positiva e sono probabili nuovi massimi storici.