Banche ed Eni regine di giornata sul Ftse Mib, al tappeto Recordati
Segno più per Piazza Affari con il Ftse Mib che fallisce di poco la chiusura sopra i 22 mila punti. L’indice guida milanese, reduce dal +3% circa di settimana scorsa, ha chiuso in rialzo dello 0,19% a quota 21.989 punti. I mercati hanno trovato sostegno dalle attese di nuove azioni accomodanti delle banche centrali. Giovedì 12 sarà il turno della Banca centrale europea (Bce) che procedere all’annuncio di varie misure tra cui il taglio dei tassi deposito e una modifica della forward guidance.
In luce i titoli della galassia Agnelli. Fca (+0,92% a 12,72 euro) guarda alla notizia della possibile cacciata del ceo di Nissan Hiroto Saikawa che torna ad alimentare le speranze di un asse Fca-Renault. L’ad, tra i fattori che hanno messo i bastoni tra le ruote alla prospettiva di un deal tra i due colossi dell’auto, è stato costretto a convocare infatti una conferenza stampa, e ad ammettere di aver percepito compensi illeciti. Le sue dimissioni sono dunque possibili: tutto dipende da cosa deciderà la Commissione incaricata delle nomine dell’azienda giapponese.
Bene anche il titolo Juventus con oltre +2% grazie ai rumor di un imminente rinnovo di sponsorizzazione con Jeep da circa 50 mln di euro l’anno.
Bene Eni (+1,1%). Si guarda alla possibile crescita in Norvegia. Exxon ha confermato venerdì scorso di essere in trattative esclusive con Var Energi – la controllata di ENI in Norvegia – per disinvestire gli asset upstream nel paese. Le prime indiscrezioni di stampa parlavano di un importo fino a 4 miliardi di dollari. La maggioranza degli asset di Exxon in Norvegia sono partecipazioni di minoranza in campi produttivi dove principalmente non ha il ruolo di operatore (svolto da Shell o Equinor).
Tra le banche spicca il +3,38%, +3,19% per UBI Banca e quasi +3% per Unicredit. Sponda importante al rally delle banche europee arriva dal sell-off sui bond con rendimenti in salita. Tra le banche Intesa Sanpaolo segna +1,67%. L’istituto guidato da Carlo Messina ha reso noto di aver ricevuto l’autorizzazione della BCE a calcolare i coefficienti patrimoniali consolidati del Gruppo applicando il cosiddetto Danish Compromise che prevede che gli investimenti assicurativi vengono trattati come attivi ponderati per il rischio anziché dedotti dal capitale. La banca potrà applicare questo nuovo criterio di calcolo a decorrere dalle segnalazioni di vigilanza riferite al 30 settembre 2019.
Maglia nera di giornata per Recordati (-4,35%) complice la bocciatura arrivata da Goldman Sachs che ha abbassato il rating da buy a neutral.