Piazza Affari “rischia” di diventare cinese. Risiko borse: Hong Kong punta a Londra
Piazza Affari rischia di diventare cinese. La Hong Kong Exchanges & Clearing ha reso noto di aver presentato un’offerta per acquisire il London Stock Exchange, che a sua volta controlla il listino milanese.
Hong Kong punta al Lse e presenta un’offerta mista
Nel dettaglio la Borsa di Hong Kong ha presentato un’offerta mista, mettendo sul piatto 20,45 sterline per azione della Borsa di Londra e 2.495 nuove azioni del suo gruppo, valorizzando il London Stock Exchange 83,61 sterline per azione. Se andasse in porto, si tratterebbe della seconda acquisizione all’estero della borsa cinese dopo che nel 2012 ha rilevato il London Metal Exchange entrando nel settore delle materie prime. Secondo quando riporta Marketwatch, Laura Cha, presidente del gruppo di Hong Kong, a combinazione dei due listini “darebbe vita al maggior centro finanziario in Asia ed Europa”. “Non vediamo l’ora di lavorare nello specifico con il consiglio di amministrazione d Lse per dimostrare che questa operazione rientra nell’interesse di tutte le parti coinvolte” ha aggiunto Cha.
Oggi la nota ufficiale del Lse che conferma l’offerta cinese. “Il consiglio di amministrazione del London Stock Exchange Group conferma che l’Hkex ha formulato un’offerta non sollecitata, preliminare e altamente subordinata al riacquisto di tutte le azioni quotate di Lse” si legge nella nota. “Il consiglio Lse studierà questa proposta e la commenterà a tempo debito”. L’offerta da Hong Kong arriva mentre viene Lse sta acquistando Refinitiv, gruppo specializzato nell’elaborazione di dati in campo finanziario da Blackstone e Thomson Reuters per $ 27 miliardi di dollari. Nella nota Londra afferma che continua a fare “buoni progressi nella sua proposta di acquisizione di Refinitiv Holdings come annunciato il 1 agosto” Con l’acquisizione di Refinitiv, di cui però la Borsa di Hong Kong non parla nel suo progetto di fusione, Lse mira a diventare specialista di informazioni finanziarie.