Per Atlantia torna l’incubo Ponte, titolo sprofonda in Borsa
Seduta da incubo per Atlantia a Piazza Affari. Il titolo della holding della famiglia Benetton è entrato in asta di volatilità più volte durante la mattinata, arrivando anche a cedere il 7,67% e tornando sotto i 23 euro, il peggiore ribasso dal 16 agosto 2018, subito dopo quello avvenuto per il crollo del Ponte Morandi di Genova. Proprio gli ultimi sviluppi riguardo alle indagini su questa tragedia in cui sono morte 43 persone hanno provocato lo scivolone in Borsa di Atlantia, la controllante di Autostrade per l’Italia.
La Guardia di Finanza di Genova ha eseguito una ordinanza che comprende nove misure cautelari nei confronti di dirigenti e tecnici di Autostrade per l’Italia e Spea Engineering (che si occupa di monitoraggio e controlli della rete autostradale). Si tratta di tre arresti domiciliari e sei misure interdittive dal pubblico servizio e dal divieto temporaneo di esercitare attività professionali, con contestuali perquisizioni negli uffici. Come spiega la nota della Guardia di Finanza di Genova, l’attività scaturisce dall’inchiesta sul crollo del Ponte Morandi del 14 agosto 2018, nell’ambito della quale sono emersi numerosi elementi indiziari e una presunta attività di falso, relativa alle condizioni e alle criticità di ulteriori viadotti autostradali, per le quali la Procura di Genova ha aperto un nuovo procedimento penale, nei confronti di dirigenti e tecnici appartenenti ad Autostrade per l’Italia e Spea Engineering. I successivi approfondimenti effettuati hanno fatto emergere gravi indizi di colpevolezza relativi alle attività di controllo sui viadotti Pecetti (A26) e Paolillo (A16), reiterati anche successivamente al crollo del Ponte Morandi, per i quali sono state emesse le odierne ordinanze.
In alcuni casi, segnala la Guardia di Finanza, sono emerse falsificazioni e/od omissioni concordate, finalizzate ad occultare agli ispettori del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti elementi rilevanti sulla condizione dei manufatti ed il loro stato di conservazione che avrebbero comportato una verifica globale dell’opera ed altre misure precauzionali.
La risposta di Autostrade
Autostrade per l’Italia conferma nuovamente la sicurezza dei viadotti Pecetti e Paolillo, dove gli interventi di manutenzione sono stati conclusi diversi mesi fa. La controllata di Atlantia ha inviato il 4 dicembre 2018 al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti un report contenente il dettaglio degli interventi manutentivi realizzati e delle verifiche effettuate sui viadotti della rete, tra cui il Pecetti e il Paolillo.
In nessun caso, prosegue la nota, è stato riscontrato alcun problema riguardante la sicurezza di questi e altri viadotti oggetto di indagine, che sono stati verificati anche da società esterne specializzate in tale tipo di monitoraggi, oltre che dai competenti uffici ispettivi del Ministero.
Aspi ricorda che il viadotto Paolillo è un ponticello di 11 metri, completamente ristrutturato, rispetto al quale, per quanto a conoscenza della società, l’indagine riguarderebbe una presunta marginale discrepanza tra le analisi progettuali e la costruzione finale. Per quanto riguarda il Pecetti, Aspi conferma che l’opera è totalmente ristrutturata ed è stata oggetto di ripetute verifiche. In ogni caso la società segnala che, a scopo meramente cautelativo, aveva già provveduto a cambiare la sede operativa dei due dipendenti oggi interessati dai provvedimenti della magistratura.
Si stoppa il rally del titolo
Con la brutta caduta di oggi si interrompe così il forte recupero del titolo che lo scorso 6 settembre aveva tentato uno sprint verso quota 25 euro con un top intraday a 24,93 euro, livello che non vedeva da prima del crollo del Ponte Morandi a Genova del 14 agosto 2018. Atlantia era stata scaldata dalle parole del nuovo ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli (subentrata al posto di Danilo Toninelli) che si è detta favorevole al Passante di Genova e alla revisione della concessione autostradale, mentre la revoca non è nel programma di governo. La revisione delle concessioni ha l’obiettivo di incrementare gli investimenti, la sicurezza e ridurre i costi per gli utenti.
Qualche giorno dopo il titolo è stato gelato dalle parole del premier Giuseppe Conte, intervenuto in Aula alla Camera: “Renderemo più efficiente e razionale il sistema delle concessioni operando una progressiva e inesorabile revisione di tutto il sistema. Quanto al tema di concessioni autostradali avviato a seguito del crollo del ponte Morandi, porteremo a completamento il procedimento senza nessuno sconto per gli interessi privati, avendo quale obiettivo esclusivo la tutela dell’interesse pubblico e la memoria delle 43 vittime, una tragedia che rimarrà una pagina indelebile della nostra storia patria”.
(Notizia aggiornata alle 14:30)