Attacco raffinerie saudite ‘premia’ l’oro: futures superano quota $1.510, il target a cui guardare
L’avversione al rischio che si è scatenata sui mercati a seguito della notizia dell’attacco sferrato a due grandi raffinerie saudite di petrolio di proprietà di Saudi Aramco sostiene le quotazioni dell’oro. Gli investitori optano infatti, complice l’escalation delle tensioni geopolitiche, per i beni considerati più sicuri e, in questo caso, per il bene rifugio per eccellenza.
Il contratto spot sull’oro è balzato fino a +1,2% a $1.506,87 l’oncia, dopo che aveva perso la scorsa settimana l’1,2% scontando la possibilità di un imminente accordo tra gli Usa e la Cina per porre fine alla guerra commerciale.
I futures sull’oro superano quota 1.510, avanzando +1,1% fino a $1.516,10.
Stando a quanto ha commentato l’analista di OANDA, Jeffrey Halley, gli attacchi alle raffinerie saudite di petrolio scateneranno una rotazione che farà uscire gli investitori dall’azionario per farli posizionare sugli asset rifugio .
Con l’escalation delle tensioni in Medio Oriente e la speranza di nuovi stimoli da parte delle banche centrali più importanti al mondo, il prossimo target per l’oro, secondo halley, è a quota $1.530.