Sterlina ancora ostaggio della Brexit (analisti)
La Brexit continua a pesare sulla sterlina. È di questo parere Vincent Mivelaz, analista di Swissquote, secondo il quale l’ottimismo che ha seguito la sentenza della Corte Suprema britannica sta per esaurirsi. “La sterlina si avvierebbe a chiudere in perdita per la seconda settimana consecutiva in quanto, successivamente alla decisione dell’organo supremo della magistratura britannica, sembra che le opzioni sulle azioni che potrebbero intraprendere i parlamentari siano piuttosto scarse”, spiega Mivelaz aggiungendo che i segnali di fragilità della leadership politica britannica manterranno probabilmente i leader europei col fiato sospeso quando si tratterà di negoziare nuovi accordi con partner commerciali, nonostante un ammorbidimento della posizione per quanto riguarda l’accordo di separazione.
I temi sono serrati e il caos politico regna. I parlamentari hanno poco tempo a disposizione poiché la Gran Bretagna dovrebbe fornire una proposta scritta per risolvere la questione del confine con l’Irlanda agli inizi di ottobre e in ogni modo prima della riunione del 17 ottobre. “La possibilità di indire nuove elezioni appare lontana nonostante il tono di sfida utilizzato da Boris Johnson mentre è tuttora in corso il voto per chiedere una seconda chiusura del Parlamento – aggiunge l’esperto di Swissquote -. I legislatori europei stanno aspettando proposte concrete dalla Gran Bretagna che rispettino le attuali condizioni di backstop, pertanto mantenendo la situazione di stallo esistente e relativa al confine già stabilito con l’Irlanda del Nord”.
“In mezzo a questo caos politico, è chiaro che il supporto alla moneta britannica risulti piuttosto scarso mandando a tappeto i dati sulla fiducia dei consumatori ai minimi degli ultimi sei anni – conclude Vincent Mivelaz -. L’attenzione ora dovrebbe tornare ad un possibile nuovo voto che stabilisca la chiusura del Parlamento, che si trova tra la conferenza del Partito Conservatore e le imminenti proposte di divorzio”.