Borsa Tokyo, azionario Asia paga nuove minacce da Trump. A Hong Kong focus su Ipo Budweiser
Borse asiatiche caute, con gli investitori che guardano ai dati macro arrivati dalla Cina e dal Giappone e alle nuove minacce di un’escalation della guerra commerciale da parte dell’amministrazione Trump.
Focus sulle indiscrezioni riportate da Bloomberg, secondo cui la Casa Bianca starebbe valutando alcune opzioni per ridurre gli investimenti americani privati in Cina: un provvedimento che, se adottato, corrisponderebbe praticamente al lancio di una misura di restrizioni/controlli sui capitali, oltre a confermare l’escalation della guerra commerciale.
L’amministrazione Trump starebbe considerando, anche, di procedere al delisting delle società cinesi dalle piattaforme dei mercati statunitensi, in sintesi da Wall Street.
Borsa Tokyo -0,56%. Borsa Shanghai -0,11%. Da segnalare che le borse cinesi si preparano a una lunga pausa, in occasione dei festeggiamenti per il 70esimo anniversario della Cina comunista. I listini riapriranno il prossimo 8 ottobre. Hong Kong +0,59%, Sidney -0,17%, Seoul +0,65%
Dal fronte macro, diffusi gli indici Pmi della Cina, che hanno dato indicazioni contrastate sulle condizioni di salute del settore manifatturiero. Dai dati ufficiali emerge infatti che l’indice Pmi manifatturiero è rimasto in fase di contrazione (in quanto sotto la soglia di 50 punti, linea di demarcazione tra fase appunto di contrazione – valori al di sotto – e fase di espansione – valori al di sopra), attestandosi a settembre a 49,8 punti. Il dato ha segnato comunque un miglioramento rispetto ai 49,5 di agosto, confermandosi anche meglio delle attese di 49,6 punti.
L’indice Pmi manifatturiero della Cina stilato in base al sondaggio privato di Caixin-Markit ha messo in luce, invece, un deciso miglioramento, a 51,4 punti, rispetto ai 50,2 punti attesi dal consensus, e ai 50,4 punti precedenti. L’indice si è attestato tra l’altro al record dal febbraio del 2018.
In Giappone reso noto il dato preliminare della produzione industriale relativo al mese di agosto, sceso dell’1,2% su base annua, peggio del -0,5% atteso dal consensus. Numeri positivi, invece, per il dato relativo alle vendite al dettaglio. Nel mese di agosto, il trend è stato di un aumento del 4,8% su base mensile (ben oltre il +2,4% atteso dal consensus), in deciso miglioramento rispetto al calo del 2,3% precedente.
Su base annua, l’indicatore è salito del 2%, anche in questo caso stracciando le attese del consensus, che erano per un aumento limitato a +0,7%, e a seguito della flessione del 2% di luglio. Da segnalare tuttavia che in Giappone, nel mese di ottobre, entrerà in vigore l’aumento dell’Iva. Il governo di Shinzo Abe ha ritardato l’aumento dell’imposta dall’8% al 10% due volte, prima all’aprile del 2017 e successivamente all’ottobre di quest’anno. Contestualmente all’aumento dell’Iva, il governo giapponese manterrà però l’aliquota dell’8% per i beni di prima necessità – ovvero beni soprattutto alimentari e bevande analcoliche – per smorzare le conseguenze negative sui consumi a carico delle famiglie con redditi più bassi.
Sul fronte corporate, ha debuttato oggi, sul mercato di Hong Kong, Budweiser APAC, la divisione asiatica del colosso delle bevande alcoliche e analcoliche Anheuser-Busch InBev. L’Ipo si conferma la seconda più grande del 2019,inferiore soltanto a quella con cui Uber Technologies ha raccolto $8,1 miliardi nel mese di maggio.
La scorsa settimana le azioni sono state prezzate al valore della fascia bassa del range atteso per il prezzo collocamento, ovvero a 27 dollari di Hong Kong. I titoli segnano un rialzo superiore a +6% nel loro primo giorno di contrattazioni.