Ottobre, il mese ‘maledetto’ dei crash di Wall Street. Consigli agli investitori per non perdere la calma
Come performerà Wall Street da qui alla fine dell’anno o, ragionando in un ottica di più breve periodo, in questo mese di ottobre? Gli analisti di Wells Fargo pubblicano un grafico che dimostra come il mese sia noto per essere particolarmente volatile per la borsa Usa: anzi, il mese più volatile dell’anno, dal 1928.
Sicuramente, guardando alla performance di ieri, ottobre non è partito con il piede giusto, tanto che lo S&P 500 e il Dow Jones hanno azzerato i guadagni incassati nel terzo trimestre dell’anno. E sì che Wall Street aveva fatto bene, rispetto a diversi altri indiici azionari globali.
Le prospettive non sono confortanti, almeno secondo Tracie McMillion, responsabile della strategia di allocazione presso Wells Fargo Investment Institute: a suo avviso, infatti, ottobre porta con sé un carico di preoccupazioni maggiore di quello che sarebbe avallato in quanto mese più volatile dell’anno: questo, perchè diversi sono i rischi geopolitici che si stanno affacciando in questo momento, e soprattutto ovviamente, per la presenza di alcuni fattori ben noti come la recente escalation della guerra commerciale Usa-Cina e l’indebolimento della fiducia dei consumatori americani. A questo si aggiunge il deterioramento che interessa l’intera economia mondiale.
Per non parlare della data sulla Brexit, fissata al 31 ottobre. Si spera che gli incontri previsti tra la delegazione Usa e quella cinese per arrivare a un compromesso sulla guerra dei dazi – attesi all’inizio di questo mese – e la riunione della Federal Reserve in calendario a fine ottobre possano fornire un qualche assist ai mercati.
Di certo, la pubblicazione del pessimo dato Usa relativo all’Ism manifatturiero ha affossato la propensione al rischio degli investitori e dato una scossa alla volatilà, come dimostrato dal CBOE Volatility Index, o anche indice della paura VIX – che utilizza le opzioni sullo S&P 500 per misurare le aspettative degli investitori sulla volatilità nei 30 giorni successivi – balzato ieri del 13% a 18,35. C’è da dire comunque che l’indice rimane al di sotto della sua media di lungo periodo. (In queste ore sale comunque di un altro +4,5% circa).
In questo contesto, cosa dovrebbero fare gli investitori?
Per McMillon sarebbe importante seguire la seguente strategia: apportare modifiche al portafoglio, in base da consentirgli di centrare quelli che sono i target dell’allocazione strategica; aumentare la presenza di asset di qualità, al fine di ridurre il rischio, dunque tagliare l’esposizione verso i titoli delle small-cap e verso il reddito fisso ad alti rendimenti rappresentato per esempio sia da alcuni bond corporate che municipali; e incrementare lievemente l’esposizione verso il cash.
Viene fatto notare, anche, come ottobre abbia di per sé una cattiva reputazione, tale da indurre molti a considerarlo il mese maledetto, visto che alcuni crash di Wall Street si sono verificati proprio in questo periodo dell’anno, nel 1929 (il 29 ottobre), nel 1987 (19 ottobre, il cosiddetto Lunedì Nero) e nel 2008 (nella settimana compresa tra il 6 e il 10 ottobre di quell’anno, in particolare, il Dow Jones crollò del 18%, precisamente di 1.874 punti, soffrendo la sua peggiore settimana di sempre, sia in termini di punti che di percentuali).