News Notizie Notizie Mondo Brexit, Boris Johnson: ‘se Ue non accetta offerta, alternativa è no-deal Brexit. Corbyn vuole il caos’

Brexit, Boris Johnson: ‘se Ue non accetta offerta, alternativa è no-deal Brexit. Corbyn vuole il caos’

2 Ottobre 2019 13:52

Nel suo discorso alla Conferenza annuale del partito dei conservatori, il premier Boris Johnson non risparmia stoccate al leader dei laburisti, Jeremy Corbin, e all’Unione europea.

Il premier ribadisce la sua determinazione a realizzare la Brexit, affermando che se Bruxelles non accetterà la sua offerta, “l’alternativa sarà un no-deal Brexit”.

Dito puntato contro il leader dell’opposizione Corbyn:

“Gli elettori sono disperati, perchè vogliono che ci concentriamo su quelle che solo le loro altre priorità: quello che la gente vuole, quello che i sostenitori del Leave vogliono, quello che i Remainer vogliono, quello che il mondo intero vuole, ovvero che andiamo avanti. Ed è per questo che usciremo dall’Unione europea il 31 ottobre. Realizziamo la Brexit: lo possiamo fare, lo dobbiamo fare e lo faremo”.

Johnson ha continuato:

“Corbyn vuole trasformare l’intero 2020 – che dovrebbe essere un grande anno per questo paese – nel caos e nella cacofonia di due altri referendum: un secondo referendum sull’indipendenza della Scozia, anche se agli scozzesi è stato garantito che il voto del 2014 sarebbe stato un’occasione unica, e un secondo referendum sull’Unione europea, anche se ci è stato promesso che il voto del 2016 sarebbe stata un’occasione unica. Potete immaginare altri tre anni così? E’ questa l’agenda di Corbyn: rimanere nell’Ue oltre il 31 ottobre, pagare un miliardo di sterline al mese per questo privilegio, per poi far fronte ad anni di incertezza per le aziende e tutti”.

“Amici miei – ha concluso Johnson – ho paura che dopo tre anni e mezzo la gente stia iniziando a sentirsi presa in giro. Sta iniziando a sospettare che ci siano forze in questo paese che, semplicemente, non vogliono realizzare la Brexit. E se queste impressioni si riveleranno vere, allora credo che ci saranno pesanti conseguenze sulla fiducia nella democrazia. Realizziamo la Brexit il 31 ottobre, per permettere al nostro paese di andare avanti”.