Notizie Notizie Italia Bio-on: crollo senza fine, fondatori pronti a investire 10 milioni se servirà

Bio-on: crollo senza fine, fondatori pronti a investire 10 milioni se servirà

2 Ottobre 2019 15:22

Verso una nuova giornata da incubo a Piazza Affari per Bio-on. Il titolo non ha ancora fatto prezzo e segna però un teorico -20% a 8 euro dopo il tracollo del 48% circa di ieri in seguito alla diffusione dei conti del primo semestre 2019 con perdita più che triplicata a oltre 10 milioni e l’accantonamento del vecchio piano industriale.

Negli ultimi 3 mesi il titolo segna un tracollo dell’81%. 

La società di bioplastiche, accusata lo scorso luglio dal fondo Quintessential Capital Management di essere una grande bolla basata su tecnologia improbabile, ha annunciato che è al lavoro sul nuovo piano 2020-2024. 

L’integrazione al comunicato del 30 settembre

Bio-on oggi specifica, ad integrazione del comunicato stampa emesso in data 30 settembre 2019 su richiesta della Consob, la disponibilità degli azionisti fondatori a supportare finanziariamente la società per un importo pari a 10 milioni di euro in 12 mesi.  Bio-on specifica inoltre che in data 30 settembre 2019 gli aumenti di capitale deliberati da Aldia S.p.A. e Liphe S.p.A., joint-venture nel settore cosmetico e dell’oral care, sono stati sottoscritti e versati da Bio-on e dal partner finanziario Banca Finnat Euramerica.

Il contratto di licenza esclusiva dei diritti di sfruttamento produttivo e commerciale della tecnologia PHA nel settore beverage è stato stipulato in data 25 settembre 2019 dalla Società con primario player industriale italiano del settore, per prodotti beverage, ovverosia bottiglie e i relativi imballaggi, confezioni, etichette, ecc. Con riferimento alle trattative in corso indicate nel comunicato, la società di bioplastiche precisa che le stesse riguardano: forniture del prodotto PHA nel settore cosmetico, concessioni di licenza d’uso di tecnologia applicativa del PHA relativamente al settore dei materiali utilizzati in campo agricolo, trattative con un primario operatore industriale per la fornitura di apparecchiatura critica (il fermentatore) per impianti di produzione PHA, trattativa per la concessione della licenza per la produzione di PHA in un paese dell’America Centrale, finalizzazione della trattativa con una joint-venture per la concessione della tecnologia di produzione del PHA da CO2.

Per ciò che riguarda il rallentamento dei ricavi nella prima parte dell’anno 2019, Bio-on rimarca che è anche dovuto alle valutazioni strategiche della Società conseguenti allo sviluppo di numerosi applicativi della tecnologia, i quali hanno condotto la società a ritenere fondamentale, per il proprio sviluppo strategico, la maggiore presenza anche nel segmento produttivo di PHA. “Da qui la scelta di orientare sia una crescente partecipazione in società produttive sia un più esteso posizionamento territoriale, scelta resa maggiormente possibile da un approccio e da un utilizzo ancor più mirato dei meccanismi di licensing della tecnologia produttiva del PHA di proprietà di Bio-on. Appare quindi evidente l’opportunità della scelta di posticipare al secondo semestre la negoziazione di nuove licenze, in coerenza con la mutata strategia industriale”, si legge nella nota di integrazione.

 

Quintessential: forti dubbi su liquidità e solvibilità della società

Ieri sera il fondo Quintessential ha detto, in commento ai conti semestrali, che è la conferma di quanto denunciato a luglio e che nessuno dei punti contenuti nel precedente Piano Industriale è stato raggiunto. “Bio-on ha fornito dati altamente discutibili rispetto alle reali attività dell’azienda, sia in termini di fatturato che di numeri relativi, ad esempio, alla PFN o alla produzione”, rimarca QCM che ricorda come le recenti affermazioni della società circa una produzione di PHA pari a 2.5 tonn/giorno siano “palesemente incompatibili” con i dati diffusi ieri.

“Tutto questo conferma, a nostro avviso, i nostri forti timori circa la liquidità e la solvibilità della Società”, avverte il fondo newyorkese guidato dall’italiano Gabriele Grego.