Piazza Affari apre all’insegna della cautela, sprint di Banco Bpm
Avvio di seduta poco mosso per Piazza Affari sulla scia dei timori rinnovati sulla guerra commerciale globale, dopo la decisione del WTO (Organizzazione mondiale del Commercio) di dare ragione a Donald Trump, e dunque di dare il via libera a dazi Usa del 25% su diversi prodotti europei, come risposta agli aiuti illegali erogati a Airbus da Bruxelles.
L’indice Ftse Mib apre in lieve rialzo dello 0,2% dopo aver archiviato ieri la peggior seduta dell’anno, L’effetto Ism manifatturiero, sceso ai minimi da 10 anni, ha alimentato i timori recessivi con la Fed di Atlanta che ha rivisto al ribasso le stime sul Pil Usa del terzo trimestre a +1,8% dal +2,1%, mentre sono salite le probabilità di un taglio dei tassi da parte della Fed nella riunione di ottobre (oltre 60% dal 40%).
In Italia, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato i risultati dell’emissione della prima tranche del nuovo BTP€i a 10 anni – indicizzato all’inflazione dell’area euro, con esclusione dei prodotti a base di tabacco. L’importo emesso è stato pari a 4 miliardi di euro. Il titolo è stato collocato al prezzo di 99,632, corrispondente ad un rendimento lordo annuo reale all’emissione dello 0,436%.
Tornando a Piazza Affari, scattano in avvio di seduta Banco Bpm (+1,8%), Stm (+1,1%) e Mediobanca (+1%). Le peggiori sono invece Fca (-1,1%), Unipol Gruppo (-1%) e Buzzi (-0,8%).