Atlantia minaccia il dietrofront nel salvataggio di Alitalia, vuole chiarezza sulla concessione di Aspi
Atlantia starebbe valutando di fare un passo indietro nel dossier Alitalia. La Repubblica ha potuto visionare la lettera inviata al governo in cui la holding della famiglia Benetton parla non solo di un parere negativo da parte dei suoi advisors, ma anche della necessità di tener conto dello stato di salute di tutto il gruppo. In particolare, il quotidiano si riferisce ad Autostrade per l’Italia (gruppo Atlantia) più volte minacciata dal premier Giuseppe Conte intenzionato a revocare la concessione. È dello stesso parere il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, secondo cui anche il Pd sarebbe d’accordo.
“Il permanere di una situazione di incertezza in merito ad Autostrade per l’Italia o ancor più l’avvio di un provvedimento di caducazione di cui si legge sugli organi di stampa, non consentirebbero infatti alla scrivente società di impegnarsi in un’operazione onerosa di complessa gestione ed elevato rischio, come dimostrato da due precedenti piani di ristrutturazione falliti ai quali pure abbiamo partecipato”. Lo si legge nella lettera scritta da Atlantia e riportata dalla Repubblica.
Così, a poco più di dieci giorni dalla scadenza dei termini per la presentazione delle offerte vincolanti su Alitalia (fissata il 15 ottobre), uno dei principali attori del salvataggio potrebbe tirarsi indietro nel consorzio formato dalla stessa Atlantia insieme a Ferrovie dello Stato, al ministero dell’Economia e alla compagnia americana Delta.