Legge di bilancio 2020, Renzi critica taglio cuneo fiscale: ‘E’ di pochi spiccioli’
Anche per Matteo Renzi, così come per Carlo Bonomi, presidente di Assolombarda, i soldi messi a disposizione dalla legge di bilancio 2020 del governo M5S-PD per il taglio del cuneo fiscale, sono pochi. “Spiccioli”, come dice in una lettera pubblicata sul Corriere della Sera.
“Se tornassimo a spendere per beni e servizi quello che spendevamo con il nostro governo avremmo magicamente servita sul piatto una cifra per il cuneo fiscale degna di questo nome. Non gli spiccioli proposti quest’anno”, dice l’ex presidente del Consiglio e leader di Italia Viva.
“Non è pensabile che per diminuire il cuneo si voglia aumentare l’Iva. Aumentare l’Iva per 7 miliardi in cambio di una riduzione del cuneo fiscale per 2,5 miliardi di euro non è un affare: è un autogol”.
Renzi ritiene inoltre che “la vera priorità sia sbloccare il pacchetto da 36 miliardi di euro di investimenti pubblici tenuto fermo dai lacci della burocrazia e dell’inconcludenza politica”.
Ieri, in occasione dell’Assemblea 2019 di Assolombarda, Carlo Bonomi ha lanciato un chiaro appello al premier Giuseppe Conte in relazione al cuneo fiscale: “Le esperienze del passato mostrano che tagli al cuneo fiscale di pochi miliardi non hanno effetti significativi. Ne servono almeno 13 o 14! Non certo i due miliardi e qualcosa di cui leggiamo nella Nadef”.