Snam: la sfida dell’idrogeno nella green economy e l’importanza dei fattori esg
Le potenzialità dell’idrogeno come vettore energetico pulito del futuro nel contesto della lotta ai cambiamenti climatici e la crescente integrazione dei fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle strategie delle imprese. Sono questi i temi al centro dell’iniziativa “The Hydrogen Challenge – 2019 Global ESG Conference” organizzata oggi e domani da Snam a Roma con il patrocinio del ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale e del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
In occasione dell’vento è stato presentato lo studio Snam-McKinsey, secondo cui in Italia l’idrogeno potrebbe coprire quasi un quarto della domanda totale di energia nel 2050 in uno scenario di decarbonizzazione al 95%. Secondo l’associazione Hydrogen Council, di cui fa parte anche Snam, il valore dell’economia dell’idrogeno è destinato ad aumentare dai circa 100 miliardi di dollari l’anno di oggi a 2.500 miliardi di dollari nel 2050. L’impegno di Snam nell’idrogeno rientra nel progetto Snamtec, varato nell’ambito del piano strategico al 2022 e caratterizzato da 850 milioni di euro di investimenti in transizione energetica e innovazione.
Snam ha inoltre firmato degli accordi su ricerca e innovazione con Israele e Consiglio Nazionale delle Ricerche. Al via entro l’anno la sperimentazione di una miscela di idrogeno al 10% e gas naturale nella rete di trasmissione a Contursi Terme, in Campania. Lanciato anche il programma Snam Plastic Less per eliminare la plastica monouso dagli imballaggi industriali e dai distributori di bevande in tutte le sedi aziendali. Infine, nasce Osservatorio sui fattori ESG per avviare riflessioni comuni e condividere best practice.