Bce sarà costretta ad acquistare meno Bund, il rumor che fa sognare Btp e banche
Dilemma Bce su come portare avanti il prossimo QE, al via tra meno di tre settimane, rispettando la regola del capital key che impone di acquistare titoli di Stato in base alla quota detenuta dai singoli nell’azionariato Bce e allo stesso tempo non comprare più di un terzo del debito di ciascun paese. Con le attuali norme il rischio è che tra poco più di un anno la Bce raggiungerà il limite di acquisto Bund tedeschi.
Le intenzioni della Bce, stando al rumor riportato dall’agenzia Reuters, sarebbero di comprare meno Bund tedeschi nel corso del QE piuttosto che cambiare la regola del capital key.
Rumor che ha dato slancio ai BTP che già avevano trovato sostegno nella forte domanda nell’asta BTP odierna. Lo spread Btp-Bund ha reagito all’indiscrezione con una rapida contrazione. Secondo i dati Bloomberg il differenziale di rendimento si è ristretto a 136 pb, sui minimi dal 17 settembre, con tasso del Btp 10 anni allo 0,93%.
Allo stesso tempo si muovono in forte rialzo le banche del Ftse Mib con balzi nell’ordine del 3% per Unicredit, UBI Banca e Banco BPM.
L’asta Btp odierna ha visto il Tesoro allocare complessivi 6,5 miliardi di euro, ossia il massimo della forchetta prevista (tra 5,5 e 6,5 miliardi). Nel dettaglio, sono stati allocati Btp triennali per 2,75 miliardi con rendimento medio dello 0,05%, in crescita di 6 punti base rispetto alla precedente asta di titoli di analoga durata tenutasi a settembre. La domanda è stata di oltre 4 miliardi (4.013 milioni) con rapporto di copertura di 1,46 (dal precedente 1,50).
Il Btp a 7 anni ha visto il collocamento di titoli per 2,25 miliardi al tasso medio dello 0,60%, in salita di 3 punti base rispetto all’asta precedente. Anche qui solida la domanda che è stata di 3,24 miliardi con un rapporto di copertura di 1,44 per il Btp con scadenza 15 luglio 2026.