UniCredit, sindacati contro Mustier su tassi negativi e subholding tedesca: così si rischia fuga capitali da seconda banca Italia
Sindacati del credito sul piede di guerra contro il piano di UniCredit di applicare tassi negativi ai clienti che abbiano depositi per un valore superiore a 100.000 euro. La nota firmata congiuntamente da Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin, attacca il numero uno, l’amministratore delegato Jean-PIerre Mustier, parlando di “iniziativa scellerata”.
Così il comunicato:
“Se per te, Jean Pierre questa ‘è un’alternativa perfettamente accettabile’ per noi non lo è e te lo faremo capire. È un’iniziativa scellerata che rischia di avere un impatto estremamente negativo su imprese, territori e lavoratori bancari. Siamo certi che questa ipotesi potrebbe solo aumentare le difficoltà che oggi affronta il settore del credito con effetti difficilmente ipotizzabili”.
“Ancora una volta – prosegue la nota – monsieur Képi Blanc (riferimento a quelle indiscrezioni secondo cui Mustier avrebbe indossato il képi blanc come ex ufficiale della Legione straniera), Jean Pierre Mustier, tira fuori il coniglio dal cilindro, teorizzando nelle vesti di nuovo presidente della Ebf (l’Abi delle banche europee), e non in casa nostra, bensì alla Bfm francese (l’emittente francese), l’applicazione di tassi negativi per la clientela del gruppo Unicredit con depositi oltre i 100mila euro”.
“Dietro l’arguta nobilitazione della proposta – scrivono ancora i sindacati del credito – non possiamo non tirare le fila rispetto alla gravissima affermazione di inizio estate che etichettava il nostro paese come ‘non profittevole’ e all’idea delle ultime ore di creare una sub-holding tedesca, e non vedere una chiara e pericolosa operazione volta a indebolire il sistema paese determinando una fisiologica fuga di capitali dalla seconda banca del paese”.
“Anzichè applicare tassi negativi si studi, come da tempo suggeriamo, come usare profittevolmente i depositi bancari a vantaggio non solo degli azionisti e degli amministratori delegati ma a beneficio delle imprese, dei territori e delle famiglie del paese. A buon intenditore, poche parole”.