Brent ripiega sotto 60$. Le pagelle di Mediobanca ai titoli oil
Dopo la fiammata di venerdì scorso, le quotazioni del greggio calano a inizio settimana con il Wti e il Brent che perdono circa il 2%, rispettivamente al 2,36% a 53,41 dollari al barile e il 2,41% a 59,05 dollari al barile. Per gli analisti di Mediobanca però il Brent continuerà a salire arrivando a 65 dollari a barile nel 2020.
Mediobanca: Brent a 65 dollari al barile nel 2020
In una nota dedicata al settore petrolifero dal titolo “Little gems in a turbulent world“, gli analisti di Piazzetta Cuccia indicano lo scenario che poterà al balzo del prezzo del greggio. “Mentre le preoccupazioni su un potenziale impatto negativo del rallentamento macro sulla domanda di petrolio probabilmente eserciteranno una pressione sul petrolio, riteniamo che questo possa essere compensato da un numero di rig negli Stati Uniti in rapido calo” scrivono gli esperti. A sua volta, “questo potrebbe comportare una riduzione dei tassi di crescita della produzione di greggio negli Stati Uniti e quindi un outlook su domanda/ offerta più equilibrato” continuano sottolineando che nel 2020 si attendono che le nuove normative sull’olio combustibile avranno un impatto positivo significativo sui margini di raffinazione.
Titoli oil: chi sale e chi scende
Da qui gli analisti della sim danno i loro giudizi su una serie di titoli oil. Promozione a pieni voti per Saras (rating outpeform), considerata una delle “idee di investimento preferite” da Mediobanca, dato il potenziale di crescita degli utili e dei flussi di cassa. Promossa anche Maire Tecnimont (outperform). “Prevediamo una significativa rivalutazione per Maire nel 2020 sebbene abbiamo ridotto il nostro target price da 4,6 a 4 euro che comunque implica un potenziale di rialzo di oltre il 70%”, si legge nella nota. “Crediamo anche che Saras rappresenti un’avvincente opportunità per gli investitori che desiderano essere esposti alle nuove normative sul mercato dell’olio combustibile” scrivono gli analisti. Bene anche Saipem la cui valutazione da parte degli esperti di Mediobanca passa a outperform dal precedente neutral, e il target price sale a 5,5 euro da 4,6 (implicando un potenziale upside del 36%). “Negli ultimi mesi Saipem si è aggiudicata una serie di nuovi contratti, che hanno migliorato in maniera significativa l’outlook sugli utili”, scrivono gli esperti di Mediobanca che hanno alzato dell’11-14% le previsioni sull’Ebitda 2019/2020.
Bocciate invece Repsol e Tenaris, i cui rating passano da ouperform a neutral. Per quanto riguarda Tenaris in particolare, secondo gli esperti di Mediobanca, “le deboli attività di perforazione negli Usa” e “le turbolenze economiche in Argentina”. Alla luce di questo scenario, gli analisti hanno abbassato rispettivamente del 12% e del 16% le stime sull’Ebitda per il 2020 e 2021. Su Tenaris confermano il rating hold gli analisti di Equita. “Stimiamo ora un fatturato a fine anno a 7,48 miliardi di dollari e un ebitda a 1,45 miliardi e per il 2020 un fatturato a 7,8 miliardi con un ebitda a 1,56 miliardi. Il target price sull’azione scende, quindi, dell’8% a 12 euro. Nonostante la debole performance del titolo: -21% negli ultimi tre mesi, confermiamo il rating hold in attesa di maggior visibilità soprattutto sull’andamento dei prezzi dei tubi in Usa, deboli negli ultimi mesi” scrivono gli analisti.