FCA in volata, focus su Renault e sviluppi in Usa dopo accordo GM-UAW
Netta accelerazione a Piazza Affari per FCA. Il titolo del gruppo auto italo-statunitense segna un balzo del 3,34% a 12,25 euro, risultando il miglior titolo del Ftse Mib e recuperando ampiamente il calo di venerdì a seguito del warning di Renault sull’intero 2019.
In attesa dei conti del gruppo in arrivo a fine mese (31 ottobre), il mercato guarda ai possibili sviluppi sul fronte M&A con l’opzione Renault che risulta ancora una strada potenzialmente percorribile considerando anche il gap che FCA ha rispetto ai competitor sul fronte sviluppo della tecnologia elettrica con i primi modelli in arrivo solo nel corso del 2020.
Intanto, le ultime novità dagli Stati Uniti vedono General Motors (GM) aver trovato l’accordo provvisorio con la United Auto Workers (UAW), il potente sindacato dei metalmeccanici americano, che prevede aumenti salariali del 3% per due anni. L’accordo dovrà essere ratificato dal voto dei 46mila lavoratori che hanno messo in atto uno sciopero che perdura da 6 settimane ed è andato a colpire 55 impianti in 10 stati. E’ stato il primo sciopero UAW dal 2007 ed è costato alla casa automobilistica di Detroit circa 450 milioni di dollari a settimana.
Una volta votato l’accordo tra GM e sindacato l’attenzione con ogni probabilità si sposterà a Ford e Fiat Chrsyler con l’UAW che potrebbe chiedere condizioni simili. Brian Rothenberg, portavoce della UAW, non si è sbilanciato su cosa accadrà con Ford e FCA, ossia se il rischio sciopero riguarderà anche le altre due big di Detroit o si percorreranno altre vie per arrivare a un’intesa.