Eni: set risultati positivo nonostante debolezza scenario petrolifero, ma titolo scivola in Borsa
Eni in calo a Piazza Affari dopo la pubblicazione dei conti del terzo trimestre 2019 e cede circa l’1% a 13,99 euro. Questo nonostante, in uno scenario avverso per il calo dei prezzi del petrolio e gas naturale, la società guidata da Claudio Descalzi abbia chiuso il quarter con Ebit adjusted sopra attese. Utile e produzione invece sono atterrate sul consensus, mentre la guidance per l’anno è stata confermata.
Probabilmente il mercato si sta focalizzando soprattutto sull’utile che è in linea con le attese e sull’indebitamento finanziario maggiore delle attese. La guidance per l’anno è stata confermata.
Nel terzo trimestre 2019 Eni realizza Ebit adjusted pari a 2.159 milioni, in calo a/a del 35% ma sopra le attese circa del 7%. In particolare, la divisione E&P chiude con Ebit adj a 2.141 milioni (-31% a/a, +9,6% trim/consensus). La divisione Gas and Power pure ha visto conti sopra le stime del mercato del 210% a 93 milioni (71 milioni nel terzo trimestre dello scorso anno). Infine, la divisione R&M e Chimica ha archiviato conti a 145 milioni, in linea con le attese e in aumento del 56%.
L’utile netto adjusted di gruppo si fissa a 776 milioni, in calo del 44% a/a e in linea con le attese. La produzione ammonta a 1.888 milioni, anch’essa in linea con il consensus, ma in crescita del 5% a/a. L’output ha beneficiato del contributo del rump up dei giacimenti già avviati negli scorsi anni (come Egitto Kazakhstan, Ghana) e start up di quelli nuovi, come la prima produzione dal Messico, ottenuta a soli undici mesi dalla decisione finale di investimento. Il flusso di cassa netto delle attività operative ammonta a 2,05 miliardi in calo del 50%.
Positiva anche la guidance in termini di produzione che il management vede crescere ulteriormente anche nel quarto trimestre. La cash neutrality è stata confermata a 55 dollari al barile.
Nel complesso il consensus rimane positivo sul titolo. Di 32 analisti che seguono il titolo, 19 sono buy e 10 hold, solo 3 analisti consigliano di vendere. Il target price è pari a 16,76 euro, con un rendimento potenziale del 19,3%. Sui multipli il titolo è a sconto su Ev/Ebitda 2019 e 2020 rispetto ai peer, rispettivamente a 3,7 e 3,5 volte.