Forex:paura embargo petrolio e gas Russia: rublo capitola a nuovo minimo record su dollaro
La possibilità che l’Occidente imponga un embargo sul petrolio e il gas russi ha messo subito ko il rublo, scivolato al nuovo minimo di sempre nei confronti del dollaro, a quota 131, in calo dell’8% circa, secondo i dati di Refinitiv. Sulla piattaforma di trading EBS il rublo si è indebolito fino a quota 141 nei confronti del biglietto verde. La borsa di Mosca rimane chiusa anche oggi, e dovrebbe rimanere tale fino alla giornata di mercoledì.
IL petrolio Brent è balzato fino a un passo da $140 al barile, a $139,13 durante le contrattazioni dei mercati asiatici, al record dal luglio del 2008, con un rally pari a +20%, che si è poi più che dimezzato nel corso delle ore.
Il contratto ora sale del 3,7% circa attorno a $120,19. Anche il WTI avanza del 4,52% circa, a $123,50 circa, dopo essere volato fino a $130,50, valore più alto, anche in questo caso, dal 2008.
Il Guardian ha pubblicato il commento pubblicato dal suo account su Twitter da @AgatheDemarais🇷🇺, Global Forecasting Director presso The Economist Intelligence Unit (The EIU):
“La Russia, ha scritto, è entrata nella sua quarta crisi finanziaria degli ultimi 25 anni; le sanzioni imposte sulla banca centrale della Russia significano che Mosca non potrà sostenere il rublo, che è in caduta libera; la Russia soffrirà una recessione a doppia cifra quest’anno, probabilmente peggiore di quella del 1998, ma meno forte di quella del 1992”.
Nella giornata di ieri, in un’intervista rilasciata alla trasmissione “State of The Union” della Cnn, il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha ammesso che gli Stati Uniti e i suoi alleati stanno considerando l’eventualità dell’embargo.
“Stiamo parlando ora con i nostri partner e alleati europei per valutare un modo coordinato di mettere al bando le importazioni di petrolio russo, garantendo che ci sia ancora un’appropriata offerta di petrolio sui mercati globali”, ha detto.
Non solo. La Speaker della Camera Nancy Pelosi ha scritto in una lettera ai democratici Usa che la Camera dei Rappresentanti sta “valutando una forte proposta di legge” per vietare l’import di petrolio russo. Una mossa, ha aggiunto Pelosi, che “isolerebbe ulteriormente la Russia dall’economia globale”, a seguito del suo attacco all’Ucraina.
La scorsa settimana JP Morgan ha comunicato di prevedere per il Pil della Russia un crollo del 35% nel secondo trimestre di quest’anno, e una caduta del 7% per tutto l’anno 2022.
“Il Pil della Russia riporterà una perdita dal suo picco fino al punto più basso che toccherà, all’incirca del 12%, rispetto al -10% del 1998, al -11% del 2008 (anno in cui esplose la crisi finanziaria globale) e al -9% provocato dallo shock del Covid-19”, si legge nella nota ai clienti scritta da Anatoliy Shal, strategist di JPMorgan, riportata dall’agenzia Reuters.
JP Morgan prevede un tonfo dell’export del 13% circa quest’anno, una contrazione della domanda interna del 10% circa e un crollo delle importazioni pari a -30%.