Unicredit: analisti vedono utile sopra il miliardo, Mustier atteso al varco su nuovo piano
Appuntamento con i conti trimestrali tra una settimana (7 novembre) per Unicredit. I dati del 3° trimestre non saranno però il pietto forte della giornata in quanto analisti e giornalisti cercheranno di strappare al ceo Jean Pierre Mustier qualche ulteriore anticipazione sul nuovo piano d’impresa in arrivo il 3 dicembre, così come sulla questione tassi di interesse negativi sui conti correnti (per depositi superiori a 1 milione di euro). Le ultime indiscrezioni vedono l’ad Jean Pierre Mustier deciso a creare una holding tedesca per unire tutte le partecipazioni estere.
Le stime degli analisti per il 3° trimestre
UniCredit come di consueto ha pubblicato sul proprio sito le previsioni del consensus degli analisti, rappresentanti 19 broker che coprono il titolo. Nel dettaglio, secondo la mediana delle stime, l’utile netto trimestrale di UniCredit è visto raggiungere quota 1,034 miliardi di euro (dagli 1,854 miliardi nel secondo trimestre 2019, 1,029 miliardi l’utile rettificato), mentre l’utile pre-tasse dovrebbe attestarsi a 1,257 miliardi e il risultato netto di gestione è atteso a 1,473 miliardi. I ricavi trimestrali indicati dal consenso degli analisti sono invece previsti a quota 4,58 miliardi.
In occasione dei conti del secondo trimestre il gruppo di piazza Gae Aulenti aveva rivisto al ribasso la guidance 2019 sui ricavi da 19 miliardi di euro a 18,7 miliardi di euro.
La view sul titolo
La maggioranza degli analisti che coprono il titolo UniCredit è positiva (fonte Bloomberg). Ben l’89% degli esperti punta sul titolo (giudizio Buy), l’11% ne raccomanda il mantenimento in portafoglio (Hold) mentre nessun analista è posizionato sul Sell. Il prezzo medio a 12 mesi del titolo UniCredit è pari 14,12 euro con quindi un potenziale upside del 21,2% rispetto ai prezzi attuali. Prima dei conti del secondo trimestre il prezzo medio indicato era più alto a 14,99 euro.
Guardando all’intero 2019 le stime sono di un utile netto di 5,337 miliardi di euro tenendo conto della plusvalenza derivante dalle cessione della quota di Finecobank. Gli analisti vedono gli utili attestarsi a 4,086 mld nel 2020 e 4,155 mld nel 2021. Gli analisti invine prevedono un dividendo 2020 (relativo al bilancio 2019) in forte ascesa: la cedola è vista a 0,59 euro per azione dagli 0,27 di quest’anno. Il consensus va da un minimo di 0,49 euro a un massimo di 0,63 euro.