A2a vola e chiude ai massimi dal 2008, corre anche Campari
Chiusura in calo per Piazza Affari con il Ftse Mib sceso dello 0,07% a quota 22.680 punti. Ieri il listino milanese aveva aggiornato i massimi annui sostenuto dall’ottimismo sul fronte dazi. Cresce intanto l’attesa per la Fed che domani potrebbe apportare un nuovo taglio dei tassi. Oggi indicazioni positive dalla asta di Bot con rendimento sostanzialmente stabile sui titoli a 6 mesi (-0,213%). Solida la domanda che ha superato quota 10,676 miliardi di euro, con un bid-to-cover (rapporto di copertura) di 1,64, in aumento dall’1,55 precedente.
Bene oggi Campari (+1,22%) che ha reagito bene ai conti trimestrali. Il gruppo attivo nel settore beverage ha chiuso il terzo trimestre 2019 vendite a 455,6 milioni di euro e l’Ebit adjusted a 107,7 milioni, battendo in entrambi i casi le attese del mercato rispettivamente pari a 448,5 milioni e 106 milioni. Guardando alle previsioni per l’intero 2019, la società prevede una positiva crescita organica del risultato operativo (Ebit) a valore, mentre si ritiene che l’espansione della marginalità sulle vendite possa essere moderata da un aumento superiore alle attese del prezzo di acquisto dell’agave.
Miglior titolo è stato A2A con un +3,86% con titolo schizzato ai massimi dal 2008. Per la multiutility lombarda gli analisti guardano già all’appuntamento con i conti, fissato il prossimo 13 novembre. “Ci attendiamo una trimestrale positiva da A2a, con un Ebitda in crescita del +25% su base annua principalmente grazie a un confronto favorevole sulla Power Generation e A un andamento stabile/leggermente positivo per le altre divisioni”. Secondo la preview di Equita, A2a dovrebbe registrare ricavi in rialzo del 25% a 1,795 miliardi di euro, con un Ebitda atteso a 272 milioni (+25% a/a) e un utile netto di 86 milioni (+12%). Equita conferma la raccomandazione buy su A2a, con target a 1,83 euro.
Moderato calo per Poste Italiane (-0,18%) reduce da un trend molto positivo che l’aveva vista aggiornare ripetutamente i massimi storici e con un saldo di circa +55% Ytd. Gli analisti iniziano a prendere posizione in vista dei conti in arrivo il prossimo 6 novembre e Banca Akros ha deciso di abbassare il giudizio su Poste portandolo da Accumulate a Neutral, con prezzo obiettivo rivisto a 11 euro dai 10 euro precedenti. Banca Akros si attende un terzo trimestre 2019 debole per il gruppo guidato da Matteo Del Fante con ricavi stimati a circa 2,55 mld di euro, in crescita dell’1% anno su anno grazie soprattutto al business Insurance (+16%). “L’aumento soft dei ricavi, insieme a maggiori costi operativi (+ 3% a/a) probabilmente ridurranno l’utile operativo a 425 milioni di euro (-7% a/a)”, asserisce Akros che comunque vede i numeri dei 9 mesi 2019 consistenti con il target di utile operativo per l’intero anno di circa 1,6 miliardi.