Schiaffo di Forza Italia a Borghi e Bagnai. Gelmini: ‘Salvini non vuole uscire da euro, con loro c’entra poco’
Schiaffo di Forza Italia agli economisti della Lega Claudio Borghi e Alberto Bagnai, rispettivamente presidente della Commissione bilancio della Camera e presidente della Commissione Finanze del Senato.
Intervenendo alla trasmissione Agorà Rai Tre, nel commentare l’atteggiamento del leader della Lega Matteo Salvini verso l’Europa e l’euro, la capogruppo alla Camera dei deputati di Forza Italia Mariastella Gelmini, si è espressa con le seguenti parole:
“Ho la sensazione che con Borghi e Bagnai c’entri poco anche Salvini. Nel senso che la nuova narrazione di Salvini non è sicuramente quella di uscire dall’euro o di allontanarsi dall’Europa”.
C’è da dire che, nelle ultime settimane, sia Borghi (noto anche come il ‘padre’ dei minibot), sia l’ex vicepremier ex ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, avevano cercato di chiarire la loro posizione verso l’euro. Così Salvini alla rivista francese Le Point:
“L’euro è stato un brutto esperimento. Oggi molti Premi Nobel sono d’accordo”. Tuttavia, “dato che la storia non può essere riscritta, stiamo lavorando per ridurre i danni causati dalle politiche monetarie e finanziarie. Le regole delle banche devono essere cambiate, le regole di Basilea e quelle del ‘Bail-In'”.
In un’intervista rilasciata successivamente al Foglio, Salvini aveva addirittura ripreso la frase del numero uno (ancora per poche ore, visto che il mandato della sua presidenza scade ufficialmente domani 31 ottobre) della Bce, Mario Draghi, sull’irreversibilità dell’euro:
“Lo dico una volta per tutte, e poi spero che nessuno, dentro e fuori il mio partito, sollevi di nuovo questo tema. La Lega non ha in testa l’uscita dell’Italia dall’euro o dall’Unione europea. Lo dico ancora meglio, così i giornalisti smetteranno di alimentare fantasie strane: l’euro è irreversibile. Ciò non significa che io abbia cambiato idea su com’è nata la moneta unica: è nata male, per interesse di pochi e a vantaggio di molti”.
Dal canto suo, interpellato da AdnKronos, Borghi aveva parlato dell’euro in questi termini:
“Credo che si faccia confusione, io da sempre ritengo che l’euro sia una cosa dannosissima, ma l’uscita dalla moneta unica non può essere una cosa unilaterale”.
“Certo – aveva continuato l’economista – se ci saranno condizioni condivise, a livello Ue, per l’uscita noi è chiaro che parteciperemo”. Anche “perché” parliamo di una cosa che “c’è nel programma della Lega, anzi questa è la posizione ufficiale della Lega, che è sempre la stessa”.
Nel commentare quanto aveva detto il leader della Lega a Le Point, Borghi aveva spiegato:
“E’ giusto dire che l’uscita non è all’ordine del giorno, per motivi ovvi, perché per uscirne, ripeto, serve condivisione, magari a partire dalla Germania e se ne può parlare”.
Borghi aveva fatto anche una battuta: “Non siamo riusciti a fare uscire Fazio dalla Rai, figuriamoci da soli a far uscire l’Italia dall’euro, tanto più ora che non siamo neanche al governo”.