Stangata su auto aziendali, CSP: è fuori da ogni logica, da auto arriva 11% del PIL
Il Centro Studi Promotor (CSP) si schiera contro l’inasprimento fiscale contro le auto aziendali a cui sta lavorando il governo. L’impatto, rimarca Csp, potrebbe essere molto importante anche per le vendite di autovetture e per l’intero settore dell’automobile che dà un contributo al Pil di oltre l’11%. “La stangata sulle auto aziendali che il governo sta tentando di introdurre con la Manovra per il 2020 è al di fuori di ogni logica – si legge in una nota del CSP – . L’auto aziendale, che è uno strumento di lavoro indispensabile, ha già un trattamento fiscale così penalizzante da non trovare riscontro in nessun altro Paese del mondo. Il Governo vuole inasprirlo ulteriormente senza tenere in alcun conto le esigenze degli italiani che lavorano, delle aziende e dell’economia”.
CSP chiede che l’inasprimento fiscale previsto venga immediatamente ritirato ed anzi che il Governo vari provvedimenti per avvicinare la tassazione sulle auto aziendali agli standard europei e ciò anche in considerazione del fatto che la discriminazione fiscale sull’auto delle aziende italiane ne riduce la competitività in ambito internazionale.