Exploit di FCA (+8%) traina Piazza Affari, Unicredit ancora giù
Giovedì positivo per Piazza Affari con i riflettori del mercato ancora puntati sul maxi-deal tra Fca e Psa. Il Ftse Mib alla fine ha chiuso in rialzo (+0,21% a 22.693 punti). I mercati hanno reagito senza sussulti al nuovo taglio della Federal Reserve, il terzo consecutivo e al quale dovrebbe seguire una pausa. Sul fronte Italia è salito a sorpresa il Pil nel terzo trimestre (+0,1% t/t), rafforzando le attese di un anno con segno più, seppur lieve.
Il titolo FCA ha dato il bis oggi chiudendo a +8,22% poco sotto i 14 euro nel giorno della conferma dell’operazione di fusione con i francesi di Psa, che se andasse in porto darebbe vita al quarto costruttore di auto al mondo. Il gruppo guidato da Mike Manley ha anche diffuso i dati del terzo trimestre dell’anno, chiuso con una perdita di 179 milioni di euro sui cui pesano svalutazioni per 1,4 miliardi. Per Fca il terzo trimestre si è chiuso con margine ed Ebit adjusted a livelli record, trainati da un mix più favorevole e dai migliori prezzi, nonostante le minori consegne. In particolare, l’Ebit adjusted si è attestato a 1,96 miliardi di euro, sostanzialmente in linea con le attese di consensus Bloomberg (1,97 mld). Confermata la guidance 2019.
Tra gli altri titoli calo nell’ordine del 3% per Tenaris che paga la debole guidance con cui ha accompagnato i numeri trimestrali. Nuovo calo, tra le banche, per Unicredit (-1,01%) che già ieri era stata la peggiore. Tra una settimana (7 novembre) ci sarà il test dei conti per la banca guidata da Jean Pierre Mustier.
Giornata molto positiva per A2A salita del 2,71%. In rialzo anche Hera (+0,42%).