Generali corre dopo trimestrale, mercato guarda a futuro dopo uscita di Unicredit da Mediobanca
Prosegue l’accelerazione in Borsa di Generali nel giorno dei risultati finanziari. Dopo una partenza in lieve rialzo il titolo guadagna ora oltre il 3% a 19,19 euro (massimo intraday a 19,355 euro), posizionandosi tra i migliori titoli del Ftse Mib in una giornata che vede Unicredit indossare la maglia di migliore dopo avere snocciolato al mercato i numeri del trimestre e annunciato la fine dell’era in Piazzetta Cuccia con la vendita della quota detenuta in Mediobanca.
Capitolo conti
Per Generali i primi nove mesi dell’anno sono stati caratterizzati da un risultato operativo pari a 3,93 miliardi di euro, in aumento del 9% grazie al positivo contributo di tutti i segmenti di operatività. L’utile netto è salito del 16,6% a 2,16 miliardi. La crescita, spiega la compagnia assicurativa, è dettata anche dal minor impatto della fiscalità e dalle dismissioni in Germania e Belgio. Escluse queste poste straordinarie, l’utile netto si è attestato a 1,87 miliardi, evidenziando un progresso del 6,2%.
“Generali ha conseguito ottimi risultati nei primi nove mesi dell’anno, grazie alla crescita di tutte le linee di business”, ha commentato il Group Cfo di Generali, Cristiano Borean. I premi lordi sono cresciuti del 3,2% rispetto allo scorso anno, attestandosi a 51,38 miliardi. Si è confermata su buoni livelli la raccolta netta del segmento Vita, superando i 10 miliardi. In aumento anche i premi del segmento Danni (+4,3%).
Gli analisti dicono…
Risultati che gli analisti di Banca Imi definiscono misti. “I risultati del terzo trimestre/primi 9 mesi del 2019 sono stati misti: con un forte profitto operativo, mentre il rapporto Solvency II era leggermente più debole delle nostre aspettative e del consenso”, commenta Banca Imi che conferma la raccomandazione hold e il target price di 16,4 euro sul gruppo assicurativo di Trieste. Anche gli esperti di Banca Akros hanno confermato il rating neutral su Generali e il target di 18,6 euro post conti, indicando che “l’unico aspetto negativo potrebbe essere il Solvency II”.
Equita si sofferma in particolare sui numeri del terzo trimestre definendoli nel complesso migliori delle attese e scrivono: “Il migliore utile operativo è legato ad un maggiore contributo dal segmento danni e vita, parzialmente compensato da un minor impatto dalla componente H&O, mentre l’asset management a 82 milioniè sostanzialmente in linea con le attese”. Equita dice ancora hold su Generali, con prezzo obiettivo di 18,8 euro.
Per Unicredit finisce l’era in piazzetta Cuccia: cosa potrebbe comportare per Generali?
Con l’uscita di Unicredit da Piazzetta Cuccia Leonardo Del Vecchio diventa il primo azionista di Mediobanca e si guarda ora alle prossime mosse del patron di Luxottica. Bisogna infatti ricordare che la merchant bank ha un pacchetto pari al 13% nel Leone di Trieste. Nell’azionariato di Generali c’è anche Del Vecchio possiede una quota di quasi il 5% (4,86%) e sono presenti anche altre due importanti famiglie Caltagirone che ha il 5% e i Benetton con una quota pari al 4 per cento.
Intanto Leonardo Del Vecchio non sembra intenzionato a interrompere l’ascesa nel capitale di Mediobanca e, secondo alcune indiscrezioni riportate nei giorni scorsi da Corriere Economia, vorrebbe salire oltre il 10% di Mediobanca, fino alla soglia del 20%.
Nel contesto dell’aumento della quota in Piazzetta Cuccia, come scrive l’inserto del lunedì del quotidiano di via Solferino, Del Vecchio sarebbe favorevole a sostenere un’operazione straordinaria su Generali che in teoria potrebbe concretizzarsi in una fusione con un player estero, citando l’ipotesi Axa.