Notizie Indici e quotazioni Cina: ‘accordo con Usa per eliminazione graduale dazi’ . Wall Street brinda con nuovi record

Cina: ‘accordo con Usa per eliminazione graduale dazi’ . Wall Street brinda con nuovi record

7 Novembre 2019 16:00

Giornata di acquisti sui listini azionari globali e su Piazza Affari nello specifico: l’indice Fse Mib ha testato un massimo intraday nella sessione odierna a 23.584 punti, rivedendo i valori del maggio del 2018, dunque balzando al record degli ultimi 18 mesi. Il listino è in crescita del +25% su base annua, in un contesto in cui tornano a fioccare i buy sull’azionario globale.

In generale, l’azionario Ue viaggia ai massimi degli ultimi quattro anni, mentre il toro continua a scalpitare in modo quasi sorprendente a Wall Street, con gli indici che inanellano nuove serie di valori record.

Non senza motivo, visto che si intensificano i rumor secondo cui Pechino e Washington sarebbero vicini a una intesa volta alla cancellazione graduale dai dazi. Rumor che oggi trovano anche una conferma, visto che è di poco fa la dichiarazione di Gao Feng, portavoce del ministero del Commercio cinese che, stando a quanto riportato dal sito della Cnbc, ha affermato che le controparti hanno raggiunto un accordo per l’azzeramento simultaneo di alcuni dazi esistenti. Sia la Cina che gli Usa, ha aggiunto il portavoce, sarebbero dunque più vicini al raggiungimento della “Phase One”, della “Fase 1” , a seguito delle trattative delle ultime due settimane, che sono state definite costruttive.

L’ottimismo scatena la propensione al rischio degli investitori, a danno dei bond, in particolare dei Treasuries Usa, con quelli decennali che assistono al balzo dei rendimenti di oltre +4%, all’1,874% (+ sei punti base circa).

Poco dopo l’inizio delle contrattazioni odierne, inoltre, i tre principali indici azionari Usa Dow Jones, Nasdaq e S&P 500 testano tutti nuovi massimi record.

Il Dow Jones sale fino a 27.590,16 punti e lo S&P 500 fino a 3087,02. Il Nasdaq Composite è avanzato fino a 8.455,11 punti.  Tutti e tre gli indici superano i precedenti valori massimi.

Il Dow Jones viaggia al di sopra del valore di chiusura record di martedì, pari a 27.492,63; lo S&P supera il precedente record di chiusura di lunedì di 3.078,27, il Nasdaq scavalca il record di chiusura, toccato anch’esso lunedì, pari a 8.434,68 punti. 

Raul Leering, responsabile della divisione di analisi del Commercio internazionale presso ING, sottolinea che “ci sono ancora ostacoli da superare, ma ciò che incoraggia è che, contrariamente alla scorsa primavera, i funzionari cinesi (che stanno partecipando alle trattative) stanno inviando segnali più positivi, così come stanno facendo i funzionari Usa”.

L’analista mette in evidenza inoltre quanto detto lo scorso fine settimana dal segretario al Commercio Usa Wilbur Ross, ovvero che i dazi sulle auto europee importate dagli Usa “potrebbero essere evitati”. Una frase che “indica che si stanno facendo seri passi verso una de-escalation delle tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e l’Unione europea. Secondo Ross – continua l’esperto di ING – c’è la speranza che i piani dei produttori di auto europei tesi a investire negli Stati Uniti diano risultati tali da rendere non più necessarie le tariffe punitive“.

Leering puntualizza tuttavia che l’attenzione degli operatori rimane focalizzata soprattutto sulle trattative in corso tra Pechino e Washington.

La speranza, scrive Leering, è di un “accordo mini” (mini deal), ma per ora è sufficiente ad avallare i buy sull’azionario:

“Crediamo che l’accordo sulla “Phase 1 (Fase 1) sarà firmato presto, il che significa che ci si sta muovendo verso la giusta direzione” e che, “sebbene i rischi siano orientati al ribasso, la situazione rafforza il nostro scenario di base, secondo cui un accordo più ampio sarà firmato attorno alla fine del primo trimestre del 2020″.

Sia il Financial Times che il Wall Street Journal hanno riportato che la Casa Bianca starebbe considerando tra l’altro l’opzione di revocare i dazi esistenti su prodotti cinesi per un valore superiore ai $100 miliardi, al fine di firmare finalmente un mini accordo con la Cina.

 

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