Azionario Asia: vendite affossano Hong Kong (-2%), borsa Tokyo -0,85%
Hong Kong continua a confermarsi spina nel fianco dell’azionario asiatico, zavorrando il sentiment degli investitori. La recente escalation delle violenze ha convinto diversi operatori a smobilizzare ulteriormente le azioni scambiate sulla Borsa della città stato, con l’indice Hang Seng che cede il 2% circa.
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso in ribasso dello 0,85% a 23.319,87 punti.
Focus su Nissan: il titolo della casa automobilistica giapponese ha recuperato terreno rispetto ai minimi intraday, quando è crollato del 4%, a seguito della diffusione dei risultati di bilancio, che hanno messo in evidenza un tonfo degli utili operativi del 70% su base annua.
Incertezza in generale sui listini asiatici dopo che il discorso proferito dal presidente Usa Donald Trump all’Economic Club di New York non ha fornito grandi dettagli sulle trattative commerciali in corso tra Stati Uniti e Cina. Certo, Trump ha detto che “siamo vicini a firmare la fase 1 dell’accordo commerciale”.
Detto questo, “accetteremo un accordo solo se sarà buono per gli Stati Uniti e i suoi lavoratori”. Rinnovati inoltre gli attacchi contro la Cina: “Nessun paese ha ingannato gli Usa più della Cina”.
Riguardo agli altri listini asiatici, la borsa di Shanghai cede lo 0,39%, Sidney fa -0,81%, Seoul -0,86%.
Dal fronte macro, resa nota l’inflazione del Giappone misurata dall’indice dei prezzi alla produzione che, nel mese di ottobre, è salita dell’1,1% su base mensile, rispetto al +1,2% atteso dal consensus e al dato invariato di settembre.
Su base annua, il dato è sceso dello 0,4%, rispetto al -0,3% stimato e al precedente calo dell’1,1%.