Azionario made in Japan, le previsioni di UBS, Morgan Stanley e Nomura: titoli e settori top pick per il 2020
Il 2019 si conferma sicuramente un anno da incorniciare per l’azionario del Giappone, che si prepara a chiudere il bilancio con un rally di circa il 20%. Merito dei buy che si sono riversati sugli indici Nikkei 225 e Topix nelle ultime settimane: basti pensare che l’indice Nikkei 225 è balzato del 16,1% dal minimo testato ad agosto, a quota 20.261,04 punti, fino a testare il massimo dell’anno, a 23.520,01, all’inizio di questo mese. Guadagni simili per il Topix, in rally del 15,7% da 1.478,03 a 1.709,67 nello stesso arco temporale.
La bella notizia è che i rialzi della borsa made in Japan sarebbero destinati a continuare anche nel 2020, stando alle divisioni di ricerca di colossi bancari dai nomi altisonanti, come Morgan Stanley, UBS e Nomura.
Guardando ai numeri, rispetto alla fine del 2018, per la precisione, l’indice Nikkei 225 è salito del 16,4% circa, mentre il Topix è balzato di quasi +19%. Gli analisti di Nomura prevedono che i due indici saliranno ancora, rispettivamente a 25.000 e 1.850, entro la fine dell’anno prossimo.
“I titoli azionari giapponesi – hanno scritto gli analisti di Nomura in un report recente – hanno mostrato di avere una solida impostazione ciclica e dovrebbero beneficiare, dunque, delle aspettative crescenti su una ripresa economica globale”.
In realtà, proprio il Giappone non si dovrebbe mettere però in evidenza, nel 2020, in termini di crescita. Tutt’altro, visto che il trend del Pil dovrebbe confermarsi debole (e questa è anche una ragione per cui molti investitori avevano deciso di non posizionarsi sulla borsa di Tokyo, prima del rally recente). In particolare, gli economisti di Morgan Stanley prevedono una crescita zero in Giappone, nel 2020. Ma gli analisti della divisione equity del colosso fanno notare anche come, nel paese, ci siano “trend strutturali positivi”, rappresentati dal miglioramento della corporate governance e dalla redditività: questi due fattori, a loro avviso, potrebbero aiutare l’azionario giapponese a mantenere o aumentare il suo valore.
Ancora, Nomura fa notare come il dollaro, entro il marzo del 2020, dovrebbe salire nei confronti dello yen, elemento che dovrebbe andare a beneficio, ovviamente, delle aziende esportatrici giapponesi.
Ma quali sono i titoli e i settori su cui posizionarsi?
Morgan Stanley è “overweight” sull’IT e i servizi, i finanziari escluse le banche, i titoli delle società attive nel commercio e nell’edilizia. E’ invece underweight sui comparti food, retail, farmaceutico e auto.
UBS consiglia invece di focalizzarsi su “aziende di qualità che presentano un payout solido”: aziende che si sono imbarcate in trasformazioni organizzative, e quelle che adottano pratiche di business etiche e sostenibili.
Infine, i top pick di Nomura sono i titoli dei gruppi produttori di macchinari e attivi nel comparto elettrico e, anche, nel settore degli strumenti di precisione. L’IT e i servizi potrebbero invece sottoperformare.