Russia-Ucraina, Bce rivede al rialzo oulook inflazione: +5,1% in 2022, +2,1% in 2023, +1,9% in 2024
La Bce ha rivisto al rialzo le stime sull’inflazione dell’Eurozona, a causa degli effetti della guerra in corso in Ucraina, esplosa con l’invasione del paese da parte della Russia di Vladimir Putin. Effetti che si sono materializzati con il rally dei prezzi delle commodities, sia energetiche che agricole.
L’inflazione del 2022 è attesa ora in crescita del 5,1%, rispetto al +3,2% di dicembre. Per il 2023 l’indice dei prezzi al consumo è atteso in rialzo del 2,1%, più del +1,8% dell’outlook reso noto a dicembre. Per il 2024 si prevede una inflazione in aumento dell’1,9%, rispetto al +1,8% precedente.
Esclusa la componente dei prezzi energetici e dei prezzi dei beni alimentari, il tasso di inflazione core è atteso in media al 2,6% nel corso del 2022.
Come da attese, la Bce ha annunciato oggi di aver lasciato invariati i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale, rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,50%.
Eventuali adeguamenti dei tassi di interesse di riferimento avverranno “qualche tempo dopo la fine degli acquisti netti del Consiglio direttivo nell’ambito dell’Asset Purchase Programme (APP) e saranno graduali.
Il Consiglio direttivo dela Bce ha comunicato oggi anche il programma di acquisto del suo Asset Purchase Programme (APP) per i prossimi mesi, che verrà ridotto più velocemente di quanto inizialmente ritenuto, a conferma di come la banca centrale sia sempre più preoccupata dell’accelerazione dell’inflazione nell’area euro, più che delle conseguenze negative del conflitto tra Russia e Ucraina sull’economia.
Gli acquisti netti mensili nell’ambito dell’APP ammonteranno a 40 miliardi di euro ad aprile, 30 miliardi di euro a maggio e 20 miliardi di euro a giugno.
“La calibrazione degli acquisti netti per il terzo trimestre dipenderà dai dati e rifletterà la sua valutazione in evoluzione delle prospettive”, spiega la Bce.
La precedente tabella di marcia prevedeva 40 miliardi di euro nel secondo trimestre e 30 miliardi nel terzo trimestre.