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Piazza Affari termina sostanzialmente piatta, acquisti su Ferrari ed Exor

3 Dicembre 2019 17:45

Seduta altalenante per Piazza Affari che finisce vicino alla parità. L’indice Ftse Mib chiude gli scambi a +0,03% a 22.736,52 punti, dopo il forte ribasso di ieri. A innervosire gli investitori sono le nuove tensioni sul fronte commerciale. Ieri l’amministrazione Trump ha annunciato la reintroduzione di dazi su acciaio e alluminio importati da Brasile e Argentina. In serata il presidente americano ha poi minacciato di innalzare nuove tariffe alla Francia vista la cosiddetta web tax che andrebbe a penalizzare principalmente i giganti tecnologici statunitensi (Amazon, Apple, Google, ecc.). Il tutto mentre il Segretario al Commercio Ross ribadiva come, in caso di mancato accordo con Pechino, gli Usa siano pronti a incrementare i dazi alla Cina. Come se non bastasse, nelle ultime ore, Donald Trump ha messo in dubbio, durante una conferenza stampa a Londra, che un accordo commerciale con la Cina sia imminente. “In un certo senso mi piace l’idea di aspettare fino a dopo le elezioni per un accordo con la Cina”, avrebbe detto Trump, secondo quanto riportano i media internazionali.

Tornando a Piazza Affari, Ferrari ancora protagonista sul Ftse Mib con un rialzo del 2% a 151,10 euro, sostenuto dalla positiva valutazione di Goldman Sachs che conferma la raccomandazione di acquisto (rating buy) e alza il target price a 12 mesi a 170 euro.

Acquisti sostenuti anche su Exor (+0,9% a 68,64 euro) che ha raggiunto un accordo con Cir per la cessione al gruppo guidato da John Elkann della quota di controllo nel gruppo editoriale Gedi.

Il nuovo piano di UniCredit non scalda il mercato (titolo chiude a -0,5% a 12,31 euro), ma gli analisti apprezzano alcuni elementi e confermano la view positiva sul titolo. L’elemento di maggiore sorpresa è rappresentato dalla politica di remunerazione che prevede in arco piano il pagamento di 6 miliardi di dividendi cash a cui si aggiunge buyback per complessivi 2 mld. Nel 2023 l’utile è atteso a di 5 mld, con una crescita aggregata dell’utile per azione di circa il 12%. In Italia, Germania e Austria il personale sarà ridotto del 21%.

Vendite su Fca (-0,7% a 13,2 euro). Anche a novembre il gruppo non riesce a fare meglio del mercato, con le vendite che calano di circa il 4% in Italia. Fca ha chiuso il mese passato con 34.033 veicoli immatricolati contro i 35.481 di un anno fa, segnando una flessione di circa il 4% rispetto a un anno fa. Nel complesso il mercato italiano dell’auto è cresciuto del 2,2%, totalizzando 150.587 immatricolazioni.

Debole Prysmian (-0,5% a 20,17 euro). “Safe City: le priorità del remote control” è il titolo dell’incontro organizzato oggi a Roma da Prysmian e IATT (Italian Association for Trenchless Technology). Si tratta dell’ottava edizione dell’iniziativa, che oggi ha messo a confronto i protagonisti del settore.

Stessa sorte per Mediobanca (-0,6% a 10 euro) dopo che Angelo Piazza è stato nominato Amministratore Delegato e Direttore Generale di MBCredit Solutions, la società del gruppo attiva nella gestione del credito in tutte le sue fasi per primarie aziende italiane e internazionali.