Leonardo e i numeri su esposizione verso Russia e Ucraina. AD Profumo: ‘monitoriamo attentamente situazione’
Leonardo comunica i numeri sull’esposizione patrimoniale e relativi al portafoglio ordini verso la Russia e l’Ucraina:
“In seguito dell’azione offensiva avviata dal Governo Russo nei confronti della nazione Ucraina, si palesano profondi cambiamenti nel contesto degli equilibri geopolitici ed economici mondiali. Da un lato, il processo di integrazione e realizzazione di una Difesa e Sicurezza Europea e, nel contempo, l’incremento della spesa per la Difesa dei paesi UE e limitrofi potrebbero subire accelerazioni realizzando opportunità per le aziende operanti nel settore. Dall’altro Ucraina e Russia rappresentano, in questo momento, controparti ad alto rischio anche per effetto – nel caso della Russia – delle numerose sanzioni logistiche ed economiche avviate dall’Unione Europea, da altri paesi e da altri Organismi Internazionali. Allo stato attuale Leonardo non risulta esposta in maniera significativa verso questi due paesi. Nello specifico, l’esposizione patrimoniale al 31 dicembre 2021 verso l’Ucraina è nulla e l’esposizione patrimoniale netta nei confronti di operatori direttamente coinvolti dal regime sanzionatorio verso la Russia è pari a circa € mil. 30. Il portafoglio ordini verso la Russia è di circa 25 M€, mentre il portafoglio verso l’Ucraina è pari a circa 8 M€”.
Così Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo, ha commentato i risultati di bilancio consolidato di Leonardo al 31 dicembre 2021:
“In tempi caratterizzati da una crescente incertezza geopolitica, continuiamo a monitorare attentamente
la situazione, allineandoci alle indicazioni dei Governi dei Paesi in cui operiamo. Restiamo focalizzati sulla soddisfazione delle esigenze dei nostri clienti grazie ai solidi fondamenti di Gruppo. Il 2021 è stato un anno importante. Il FOCF 2021 è risultato al di sopra della Guidance e doppio rispetto alle attese. Abbiamo ripreso il percorso di crescita con risultati al di sopra dei livelli pre-pandemici, a parte le Aerostrutture per le quali è in corso il piano di ristrutturazione e rilancio. Resta solido il business difesa e governativo, pari all’88% dei Ricavi, e vediamo segnali di ripresa nell’aeronautica civile. Continua il nostro pieno impegno per la sostenibilità: abbiamo ridotto le emissioni di CO2 del 23% e incrementato la percentuale di donne assunte con profili STEM e di giovani under 30, il 50% delle nostre fonti di finanziamento è legato ad indicatori ESG pienamente allineati alla nostra strategia e al Piano di Incentivazione di Lungo Periodo. Sulla base dei risultati ottenuti abbiamo proposto la reintroduzione del pagamento del dividendo. La solidità e i fondamentali del Gruppo sono alla base della fiducia nel breve e nel medio-lungo periodo: confermiamo l’obiettivo di generare circa 3 miliardi di cassa cumulati tra il 2021 e il 2025, con una crescita significativa già nel 2022 e un tasso di conversione dell’EBITA in cassa di ca. 70% già nel 2022, se escludessimo le Aerostrutture, e superiore al 70% a livello di Gruppo, includendo le Aerostrutture, nel 2024-2025. I risultati raggiunti e gli obiettivi che ci siamo posti testimoniano ancora una volta la nostra focalizzazione sulla creazione di valore sostenibile per tutti i nostri stakeholder”.