Mes, Gualtieri rassicura dopo Eurogruppo: definito accordo di principio su punti chiesti da Italia
“E’ stato definito un accordo di principio che dovrà essere finalizzato in linea con le procedure nazionali; non è stato definito questa sera”, in modo da consentire ora al Parlamento italiano di esprimersi. Così il ministro dell’economia Roberto Gualtieri sul Mes Fondo salva-stati, parlando con i giornalisti da Bruxelles alla fine del vertice dell’Eurogruppo:
“Abbiamo ottenuto una cosa importante, che è la possibilità di una sub-aggregazione dei titoli, un meccanismo che rende in qualche modo le ‘single limb CACs’ più simili alle ‘dual limb CACs’; un meccanismo intermedio, una cosa molto tecnica ma che per l’Italia era importante, e che verrà menzionata nella lettera sulle conclusioni” del presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno.
Ciò “richiederà lavoro aggiuntivo all’inizio dell’anno nuovo, dopo il quale sarà possibile la finalizzazione dell’accordo, e poi naturalmente la firma e la procedura di ratifica” della riforma.
“E’ importante – ha aggiunto il ministro – che anche per quanto riguarda il ‘backstop’ (il fondo di garanzia del Mes per le risoluzioni bancarie, che verrà introdotto con la riforma) sono state respinte tutte le ipotesi di condizionalità; quindi si tratta di uno strumento di mutualizzazione delle risorse senza alcuna condizionalità, che è il primo caso a livello europeo”.
Riguardo, infine, all’Unione bancaria “è stata una discussione molto lunga e difficile che si è tradotta nel fatto che dovremo continuare a lavorare su questo tema”. Comunque, ha sottolineato il ministro dell’Economia, “noi abbiamo ottenuto l’eliminazione dalla ‘road map’ dei riferimenti alla modifica del trattamento prudenziale dei titoli sovrani. Quindi il lavoro sull’Unione bancaria dovrà continuare”.
“E’ chiaro che non si è deciso di modificare il trattamento prudenziale dei titoli sovrani. Questa posizione di alcuni Stati membri è stata accolta. Quindi si continua a lavorare, si lavorerà nell’orizzonte della legislatura europea. Da questo punto di vista non è stata presa alcuna decisione dannosa per l’Italia, e questo era molto importante: io ho sempre detto, fin dall’inizio che questa era la questione veramente importante”.