Safilo annuncia maxi-esuberi e taglia target con avvicinarsi addio Dior
Il prossimo anno andrà a scadere la licenza per gli occhiali di Dior – seguito a metà 2021 dall’uscita del marchio Fendi – e il gruppo Safilo mette nero su bianco l’ennesimo ridimensionamento dell’organico e dei target finanziari. Il gruppo veneto, che ha svelato il nuovo piano industriale al 2024, ridimensionerà di oltre un quarto la forza lavoro. Sulla stampa si ipotizza la chiusura dello stabilimento di Martignacco (Udine) e quasi il dimezzamento dei dipendenti nello storico stabilimento di Longarone (Belluno).
Gli esuberi totali previsti sono 700 nel 2020 in Italia, pari al 27% della forza lavoro. Una sforbiciata simile a quella del 2011 a seguito dell’addio di Giorgio Armani che tornò a Luxottica. La società ha aperto un tavolo negoziale con le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei lavoratori al fine di individuare tutti gli ammortizzatori sociali disponibili per limitare gli impatti sulle persone coinvolte.
NUOVO PIANO PUNTA SUL DIGITALE
Il Group Business Plan 2020-2024 prende così atto della cessione delle attività retail Solstice, avvenuta il 1° luglio 2019, l’uscita del marchio Dior dal 1° gennaio 2021 e l’uscita del marchio Fendi dal 1° luglio 2021; fanno da parziale contraltare il rinnovo delle licenze Tommy Hilfiger, Hugo Boss e Kate Spade e il rinnovo dell’accordo di fornitura con Kering Eyewear.
Il Gruppo mira a un più deciso spostamento del mix di competenze e investimenti nel digitale, dal social e digital marketing alla distribuzione Direct-to-Consumer. In questo senso va la recente acquisizione di Blenders Eyewear, il marchio californiano cresciuto rapidamente attraverso la propria piattaforma e-commerce direct-to-consumer.
Safilo prevede di chiudere l’esercizio 2019 con vendite nette delle attività in continuità in sostanziale stabilità rispetto al 2018, mentre l’andamento a cambi costanti del business wholesale1 è stimato in crescita intorno al 3%, con la prevista buona performance, nei loro mercati di riferimento, di Carrera, Polaroid e Smith, principali marchi di proprietà del Gruppo. Il margine EBITDA adjusted2 2019 delle attività in continuità è atteso intorno al 5,5% delle vendite, a conferma del significativo progresso compiuto, su base organica, nel corso di tutto l’esercizio grazie al miglioramento del risultato della gestione industriale e al forte recupero a livello di costi operativi.
REVISIONE DEI TARGET 2020
Tagliate le stime per l’esercizio 2020. Il Gruppo prevede ora ricavi netti tra 960 e 1.000 milioni di euro, rispetto all’obiettivo di 1.000-1.020 milioni di euro comunicato il 2 agosto 2018, e un margine EBITDA adjusted (prima dell’applicazione dell’IFRS 16) a circa il 6% delle vendite rispetto al precedente obiettivo di un 8%-10%. Si sottolinea che questo scostamento è imputabile all’uscita della licenza Dior dopo il 2020. Il nuovo Piano riflette quindi l’attesa flessione del business Dior nel suo ultimo anno di licenza all’interno del business Safilo, un periodo di phase-out che avrà impatti negativi sulla complessiva redditività del marchio.
TARGET AL 2024
A fine piano nel 2024 le vendite nette sono attese intorno a 1 miliardo di euro, con un CAGR (tasso medio annuo di crescita) nei 5 anni tra l’1% e il 2%. Safilo stima un CAGR dei ricavi wholesale, inclusi tutti i nuovi contratti di licenza siglati nel corso del 2019, intorno al 4%, in grado di compensare una parte significativa della flessione del business, prevista principalmente nel 2021 e stimata intorno ai 200 milioni di euro, dovuta all’uscita delle licenze del lusso LVMH.
Il Gruppo si attende di raggiungere questo obiettivo attraverso una crescita mid-single digit del mercato nord-americano, low-single digit nei principali mercati europei, mentre è atteso un maggior contributo dai principali mercati emergenti, nei quali avranno un ruolo significativo alcuni dei nuovi marchi del portafoglio in licenza.
Safilo prevede che i suoi principali marchi di proprietà, Carrera, Polaroid e Smith, crescano in maniera più sostenuta rispetto alla media del Gruppo, attraverso il rafforzamento dei risultati positivi derivanti dalle più recenti strategie di prodotto, distribuzione e comunicazione.