Piazza Affari scatta forte con TIM e Leonardo, discesa petrolio mette KO i titoli oil
Primi scorci di settimana con intonazione positiva per Piazza Affari. Il Ftse Mib segna +1,55% a 23.404 punti. A dare slancio ai mercati stamattina sono le attese per il nuovo round di negoziati Russia-Ucraina previsti per oggi, sebbene permangano i timori di un’escalation. Sponda anche dal calo del prezzo del petrolio con Brent e WTI che stamattina arretrano di oltre il 3 per cento.
Sullo sfondo l’attesa per le riunioni delle banche centrali con Fed, Bank of England e Bank of Japan che si riuniranno nei prossimi giorni e le prime due che dovrebbero aumentare i tassi.
Riflettori oggi su Tim (+7,5%) dopo che il cda di ieri ha dato mandato all’amministratore delegato di avviare un’interlocuzione con Kkr formale e ulteriore rispetto a quelle già intraprese informalmente nei mesi scorsi dai consulenti. Il board ha confermato la convinzione che vi sia in Tim un valore inespresso che deve essere tenuto in debita considerazione nel valutare qualunque ‘opzione alternativa’ alla realizzazione del piano industriale.
Tra gli altri titoli spiccano il +5% di Unipol e l’oltre +3,4% per Leonardo. Tra le big si segnala il +1,89% di Enel. Tra i pochi segni meno ci sono i titoli oil (-1,1% Tenaris e -0,9% ENI).